Il tratto tra il colletto di S. Giovanni e il colle sup. di Aver
è meglio che sia sgombro di neve: sia il traverso che il canalino che portano al colle sono molto scoscesi e con neve dura la salita può diventare addirittura pericolosa.
Se si percorre l'itinerario quando c'è ancora neve usare scarpe che tengano bene l'acqua perchè , oltre ai nevaietti, il pianoro,dove scende l'acqua di fusione, è tutto un riganolo.
dopo il ponticello a q. 2180 circa si segue in direzione NNO un sentiero segnalato con tacche rosse fino a q.2350. Il sentiero prosegue fino a poco prima del colletto a q. 2400 circa a destra della Rocca di S. Giovanni dove è parzialmente franato ma ben percorribile.
Dal colletto si scende leggermente a destra; il sentiero diventa una traccia, comunque ben visibile, che si unisce ad un’altra che sale dalla Comba Murre e, dopo un traverso un po’ esposto, punta decisamente verso E salendo nel ripido canalone dove è segnalato da vari “ciciu”; in qualche punto si sale aiutandosi con le mani. In breve si giunge al Colle d’ Aver q. 2585 (un’ora circa dall’auto).
Dal Colle si punta a sinistra, prima a NNO poi a N, tenendosi sotto il filo della cresta e seguendo l’indicazione di numerosi ma piccoli “ciciu” (ometti di pietra) così da giungere prima alla sella tra q. 2701 (croce di legno)e la cima e poi alla testa del Gias dei Laghi, ben segnalata da un grossa pila di pietre. (1,30- 1,40 h. dalla macchina)
- Cartografia:
- igc valli Maira Grana Stura, ...ign Argentera Mercantour