Hydra consta di 20 tiri per 640 metri di sviluppo, con difficoltà massima di 6b+/6c, impegno globale IV e rischio complessivo protezioni RS2.
Materiale utile in salita
2 mezze corde da almeno 60 metri, 12-13 rinvii, numerosi cordini per le soste e per allungare i punti di protezione. Qualche dado e una serie di pochi friends fino al 2 massimo (misura camalot) in quanto le protezioni veloci sono possibili ma spesso poco individuabili. Chiodi e martello utili in caso di ritiro.
Lasciati in via 54 chiodi classici, 34 spit 8mm, 39 fixes 10mm e 20 soste, quattordici delle quali con due spit 8mm e 6 miste tra fixes 10mm e spit 8 o 10mm.
Informazioni e foto su www.rifugionelloconti.it.
Tempi di salita 6-9 ore (+ 2 ore di avvicinamento e 2 ore di discesa)
Si consiglia di partire a piedi dal paese di Resceto (in provincia di Massa a 485 m. slm) imboccando il sentiero CAI n.165 che monta il Canale dei Piastriccioni. Ad un bivio, in località detta dell'Acqua (950 m s.l.m.), si ignora l'indicazione per il rifugio Nello Conti (sentiero CAI n. 164) prendendo a destra verso la successiva biforcazione tra il sentiero CAI n.165 (Cave Cruze) e il 160 (cima del Sella). Alla stessa si continua verso sinistra (165) e si prosegue lungamente per un centinaio di metri di quota fino ad una evidente lizza sfasciata e prima che il sentiero meni a sinistra infilandosi deciso nella vegetazione un ometto megalitico indica dove traversare a destra. Si lascia quindi la lizza scendendola tra massi smossi puntando verso il largo ed appoggiato canale (ometti) che si risale a salti per circa 200 metri fino a che restrintosi ad imbuto si innalza su di una conca levigata dall'acqua, ripidissimo slancio che si supera col primo tiro di corda (1150 m. slm). Tempo 100' - 120'. Dal rifugio Nello Conti (www.rifugionelloconti.it - 1443 m. slm) l'avvicinamento appare di gran lunga più agevole essendo per gran parte in discesa e richiedendo dislivelli e tempi più brevi (80' - 90'). Il canale è protetto dal sole per la gran parte della giornata ed è punto di accumulo per un nevaio che spesso ancora nei primi di giugno ostruisce i primi due o tre tiri della via (non a caso a Resceto è detto "canale della neve"; in passato luogo di approvvigionamento di ghiaccio nei mesi estivi). Il periodo ideale per l'ascesa va quindi dall'estate, verificando la consistenza del nevaio, fino ai primissimi di autunno. A fine via è di gran lunga consigliato evitare le doppie uscendo dal pilastro terminale con il ventesimo tiro da 60 metri in traverso a destra fino ad una sosta (con libro di via) posta nelle vicinanze della cava Bagnoli. E' altresì possibile raggiungere la vetta del Sella ignorando il traverso e proseguendo per facile ma sprotetta cresta aggiungendo però altri 150 metri buoni alla salita (fix su un masso del culmine).
L1, 25m, 6b+/6c, 4 spit e 3 chiodi
Si sale direttamente l’invaso che via via si stringe terminando su di un piano (sosta a sinistra).
L2, 30m, III
Si prosegue nel canale affrontando due facili salti sino ad un grande atrio ovale (sosta sulla destra).
L3, 30m, V, 4 chiodi
Il tiro più rotto. Si sale direttamente sopra la sosta proseguendo poi in diagonale sinistra su di uno scivolo che si abbandona a destra su placca dopo il terzo chiodo. Si prosegue dritto tra sfasciumi fino alla sosta.
L4, 30m, V+, 4 spit e 3 chiodi
Si sale in diagonale sinistra fino ad un liscio canale (sulla destra) che va ignorato proseguendo a sinistra verso una placca fino ad un tetto. Superatolo, proseguendo a dritto, si giunge alla sosta.
L5, 30m, II, 1 chiodo
Si sale attenti (terra) traversando leggermente a sinistra fino ad un chiodo rosso. Dal chiodo si prende a dritto puntando le placche alte di roccia buona che ospitano la sosta.
L6, 30m, II, 1 chiodo
Si traversa a sinistra molto facilmente fino ad un saltino con chiodo e alla sosta. E’ altresì possibile unire i due tiri puntando verso il piccolo alberello posto alcuni metri sotto la quinta sosta (conserva). Fino all’albero sono stati lasciati altri 2 chiodi.
L7, 30m, 5c, 2 spit e 3 chiodi
A sinistra nel canaletto (spit) poi lo si abbandona verso il diedro. Si sale il diedro (due chiodi e uno spit) e si abbandona infine a destra verso un pulpito con sosta.
L8, 30m, 5c, 2 spit e 5 chiodi
Si traversa a sinistra imboccando il canale fino ad un buon chiodo che si lascia verso destra fino ad una lama. Si traversa verso sinistra fino allo spit e si vince il piccolo tetto fino alla base di una placca bianca di quindici metri che porta alla sosta appesa (2 chiodi).
L9, 30m, III-, 1 chiodo
Si abbandona la sosta obliquamente a destra verso un canale colatoio che salito per 25 metri porta ad un comodo punto di sosta.
L10, 35m, V, 1 spit e 4 chiodi
Dalla sosta si montano le placche appoggiate di sinistra e si prosegue poi facilmente verso destra ancora per il canale tra sfasciumi e roccia precaria. Si abbandona il canale salendo una rampa verso destra per almeno 5 metri e infine si taglia decisi a sinistra (spit e chiodi ravvicinati) fino alla sosta posta su una pancia di placche verticali.
L11, 35m, 6a+/6b, 4 spit e 3 chiodi
Si traversa un metro a destra e si attacca la fessura fin sotto ad uno sporgente pilastrino che si monta a sinistra e si aggira subito verso destra (chiodo e spit). Si vincono le due rampe verso sinistra (due spit) e infine si sale obliqui destri fino ad un canalone con sosta.
L12, 40m, 5c, 5 chiodi
Si prosegue a sinistra nel canale vincendo un salto più duro fino ad una grotta dove si prende a destra rientrando nel camino. Superato un’ultimo salto nel canale (5c) si guadagna la sosta posta alla sua sinistra.
L13, 30m, 6a+, 3 spit, 7 chiodi
Dalla sosta si riguadagna la parete scendendo un metro e passando il canale. Si traversa verso destra (vari chiodi) e poi dritti sul placche (2 spit) fino alla sosta appesa.
L14, 25m, 6a+, 3 spit, 5 chiodi
Ci si alza dalla sosta obliquando verso destra (spit). Si guadagna un esiguo pulpito aggirandolo sotto da sinistra e si comincia un traverso di quattro metri a destra trovando due chiodi e infine uno spit. Dallo spit sempre dritti (chiodi e spit) fino in sosta.
L15, 25m, 6b, 10 fixes
Primo dei sei tiri aperti dall’alto. Si raggiunge l’evidente fessura sulla sinistra della sosta e si attacca il sovrastante e ripido muro dalla roccia stupenda seguendo la chiodatura. Si prosegue molto più facilmente per divertenti placche fino alla sosta.
L16, 35m, V+, 9 fixes
Si traversa a destra imboccando un canale a tratti ricco di vegetazione. Si prosegue sulla verticale con attenzione a causa della roccia malsicura fino ad un invaso che si lascia in diagonale destra fino alla sosta posta in posizione riparata (vari fixes a tratti distanti).
L17, 30m, 6a+, 8 fixes, 2 chiodi, 2 spit
Si tende a sinistra fino ad una cengia erbosa e ad una fessura che con difficoltà porta (traversando infine a destra) ad un terrazzino che ospita la sosta.
L18, 30m, 6b, 10 fixes, 2 spit, 1 chiodo.
Si segue la chiodatura verso sinistra e si imbocca un aperto diedro fessurato che porta ad un punto di riposo dal quale si prosegue verso destra e poi dritti fino ad una lama malsicura. Di qui si traversa a sinistra e poi dritti su un canalino terroso fino alla sosta.
L19, 30m, IV, 2 fixes, 4 spit e 1 chiodo
Si segue la cengia verso sinistra e si vince a dritto la placconata friabile di IV (2 spit). Di lì si prosegue sempre in traverso a sinistra fino all’erba e alla sosta.
L20, 60m, II+, 2 spit e 3 chiodi.
Si sale per un tratto la cresta fino ad un piccolo masso appoggiato e si traversa lungamente verso destra sotto una pancia di roccia rotta cercando alcuni spit e chiodi tinti di giallo. Si prosegue fino ad un passo più delicato e infine camminando in leggera discesa si trova l’ultima sosta su una placca appoggiata.
Eventualmente è possibile raggiungere la vetta del Sella proseguendo dalla sosta 19, non traversando quindi a destra, per facile ma sprotetta cresta fino al colletto (fix su un masso terminale) ubicato pochi metri a nord della vetta aggiungendo così altri 150 metri di sviluppo.
Attacco
Coordinate GPS 44°5’29,550”N 10°14’2,060”E (circa)
Discesa (2 ore)
Dalla sosta alla fine del ventesimo tiro si punta verso Cava Bagnoli (verso destra, faccia a monte) da cui si diparte un sentierino nel ravaneto in prossimità di una vasca scolpita in un blocco di marmo. Lasciato il ravaneto si trovano infine i segni del sentiero CAI n 160 che porta per ripidi pendii fino a alla Focola del Vento e al bivio dell’Acqua, già prima menzionato, dal quale si può risalire al rifugio per il 164 o scendere a Resceto per il 165. In ambedue i casi circa 120′.