Dal centro di Viù si prosegue sulla destra seguendo indicazioni per Polpresa, Tornetti ed altre frazioni, salendo su asfalto con pendenze molto comode.
Dopo 9 km si raggiunge la frazione Tornetti, dopo essere passati in boschi che in autunno regalano colori molto accesi.
Non si entra nel centro della piccola frazione, e si prende la strada che ora più ripida (asfalto) prosegue a destra passando accanto alla chiesetta. Qui si affrontano 3 km con pendenze importanti, fino a giungere all’eco mostro dell’Alpe Bianca.
Aggiratolo nei pressi di una sbarra che chiude il traffico ai veicoli inizia il tratto sterrato.
Si sale decisamente con una serie di rampe e tornanti (sterrato in discrete condizioni) che non danno respiro, fino a quando la strada non concede una tregua, con un lungo tratto pianeggiante che attraversa la conca in direzione della Rocca Moross. Si supera il Rio della Viana e si raggiunge in leggera salita l’Alpe Grosso.
Qui inizia il tratto finale, davvero duro e con il fondo decisamente più sconnesso ma sempre cicalbile. Mancano i 3 km finali, rampe durissime con brevi tratti di respiro, qualche tornante e finalmente si raggiunge il colle Pian Fum.
Per chi volesse la strada prosegue qualche centinaia di metri sul versante della Val Grande, in discesa, toccano l’Alpe Saulera.
Discesa: non esistono sentieri interessanti, quindi la scelta più saggia sarebbe scendere per la strada di salita.
Una variante che prevede un po’ di portage è la seguente.
Si scende sulla sterrata di salita fino poco sotto all’Alpe Grosso, quasi in corrispondenza del Rio Viana, dove sulla sinistra si stacca una stradina inerbita in mediocri condizioni che tocca alcuni alpeggi tra cui l’Alpe Prot. La si segue in discesa finchè questa si interrompe nei pressi di una baita diroccata. Si scende per prati, un po’ in sella un po’ a piedi finchè la pendenza lo permette, tenendosi leggermente a sinistra della fascia boscosa. Poco prima di toccare una pietraia, si scende nel bosco a sinistra e si attraversa il torrente, e poco dopo spunta una stradina probabilmente costruita per l’acquedotto. La si segue sempre scendendo fino ad un bivio presso un alpeggio, quindi a destra (proseguendo dritti si va verso il Pian degli Asciutti) senza più possibilità di sbagliare.
Si passa alla base del Roc Sapai, che si può salire a piedi abbastanza comodamente da questo versante (5 minuti) ponendo attenzione a non sporgersi troppo, perchè il precipizio sul versante sud è impressionante!
Ripresa la discesa si toccano numerose borgate finchè si sbuca sulla strada percorsa all’andata poco prima di Tornetti.
Non resta che scendere nuovamente a Viù.
- Cartografia:
- ICG Valli di Lanzo e Moncenisio