Da Viozene 1245 m o dal Rif. Mongioie (1550 m; confortevole, spesso aperto nei weekend in primavera) salire come per la normale al Mongioie al Bocchin dell’Aseo (2292 m; 1h30 – 2h dal rifugio).
Senza perdere troppa quota traversare a sinistra alla base della parete nordest. Superare il primo grande conoide (attacco della Biancardi) e con leggera discesa raggiungere il conoide successivo, alla base del canale di attacco della via.
Salire il facile e largo canale (35-40°) fino contro un salto di roccia. Salire obliquamente a sinistra per 100-150 m (II-III° oppure passaggi a 50-55°) lungo un canale poco marcato se con buon innevamento, che altrimenti si può presentare come pendio di misto; si arriva infine in prossimità di una crestina-spigolo che aggetta sulla sua sinistra nel vuoto. Salire per il canalino che la fiancheggia a destra (50-55°), uscendo a un vago ripiano posto sul filo dello spigolo, da dove si vede il canale sospeso da seguire per l’uscita. A questo punto si può traversare subito nel canale a sinistra, che però può presentare un salto di misto iniziale, oppure continuare a seguire il filo nevoso o di misto della crestina sovrastante il ripiano (50-60°), per un’altra lunghezza di corda. Si passa quindi facilmente nel canale finale, più appoggiato (45°), che in circa 80 m porta sulla cresta nord del Mongioie; in uscita (poco prima, ottime fessure per chiodi sulle rocce di destra) si deve superare la cornice, che può essere problematica.
Si segue la cresta abbastanza facile ma con ancora un paio di passaggi ripidi, per circa 100 m, raggiungendo la grande statua della Madonna. Da qui con ancora un centinaio di m (breve tratto esposto all’inizio) si giunge alla croce di vetta (2630 m; 3-4h dall’attacco).
Discesa facile: per l’ampio pendio della normale, esposto a est, in 30 min si ritorna al Bocchin dell’Aseo e al percorso dell’avvicinamento.
- Bibliografia:
- A. Parodi, Nelle Alpi del Sole; Guida dei Monti d'Italia, vol. Alpi Liguri