Salita per chi mette l’ambiente al primo posto e non si rassegna a metter via le picche a fine stagione.
Il grado d’ambiente è stato dato tenendo presente la necessità di saper valutare bene i grossi rischi oggettivi della salita e in paragone ai gradi delle altre goulotte nei dintorni.
Il primo salto può essere salito sostando dopo 20 m su un terrazzino sulla sx, come abbiamo fatto noi per piazzare strategico il fotografo. Così facendo forse il grado scende un po’.
L1: il primo grande salto si risale al centro lungo un diedrino, 60 m, 80° con tratti a 90°.
L2: andare a sostare il più in alto possibile, sull’ultimo ghiaccio disponibile, 30 m, 50°.
L3: risalire il couloir di neve dura sostando su ghiaccio fine a sx dopo 60 m, 50°. Potrebbe essere necessario un corpo morto per sostare nella neve.
L4: si continua su neve puntando un evidente canalino sulla destra, 30 m, 60°.
L5: si risale la stretta goulotte su ghiaccio colato, oltrepassando un camino verticale intasato ghiaccio, 40-50m, 70° e 90°.
Da qui la goulotte continua a perdita d’occhio, molto adagiata (sui 40°), fin contro una spalla rocciosa. Forse in un paio di giorni si arriva in cima al Balzetto…
Discesa: 4 doppie da 60 m su Abalakov.
Materiale: 2 corde da 60m, 12 viti da ghiaccio di cui un paio corte. Un friend medio ed uno piccolo utili. Sci o ciaspole assolutamente necessari per la prima metà dell’avvicinamento.
- Bibliografia:
- Cascate - Lombardia e Svizzera Blu Edizioni Torino 2004