L’itinerario inizia sul lato esterno della curva dove parte un sentiero con segnavia cerchio rosso e P1, oltrepassato il fiume si arriva su una strada sterrata, seguire verso destra (senso di cammino) la strada sterrata che costeggia il bel ruscello, che alterna tratti in secca a bei laghetti e cascatelle (fenomeno dovuto allo scorrimento sotterraneo dell’acqua), si cammina ora da un lato, ora dall’altro del rio con qualche guado fino a giungere alla fine della stradella dove c’è un’area pic nic.
In tutto il percorso fino all’area pic nic, si trovano dei pannelli informativi sulle piante della valle Ibà, alcune rare e endemiche. Oltrepassato il bel ponte in pietra dall’area pic nic e una casa diruta, si prosegue con sentiero (segnavia cerchio rosso) sempre lungo il ruscello, lasciare il bivio a destra per il Poggio Grande e segnavia P1, ad un certo punto dove la gola si restringe in mezzo a delle pareti rocciose, il sentiero entra nel ruscello (in questo punto in secca, ma attenzione in caso di recenti e/o forti piogge) ne percorre un piccolo tratto dove ha il passaggio obbligato tra le pareti rocciose, per lasciarlo verso destra e proseguire alla base della parete rocciosa costeggiandola, si prosegue poi con altri attraversamenti del ruscello, ci si porta in quota fino ad uscire dalla bassa valle e andare a sbucare in una pineta poco sotto il Poggio Ceresa.
Ritroviamo ora il nostro ruscello lasciato in basso per continuare a costeggiarlo fino alla sua sorgente, un po’ con traccia, un po’ con sentiero, si entra in un fitto boschetto di fianco ad una casella (animali al pascolo), si esce dal breve boschetto attraversando dei verdi pascoli, e si giunge al passo poco a destra del Poggio Ceresa. Panorama sulla valle Neva con la valletta Auzza e il bel rio omonimo che solca il versante contrapposto della Valle Ibà, e sulle Alpi Liguri, da lì si giunge in breve sul Poggio Ceresa m. 710, sormontato da una cappelletta votiva e alcuni ripetitori telefonici e televisivi.
Vasto il panorama che si gode dalla vetta, soprattutto dominante l’ampia piana di Albenga.
Scendiamo ora il crinale est del Poggio Ceresa su una vaga traccia e segnavia triangolo vuoto rosso, iniziamo così a percorrere in alto e a ritroso tutto il versante sud della valle Ibà che si trova in basso sotto di noi fino a tornare al punto di partenza.
Giungiamo al passetto tra il Poggio Ceresa e il Monte Pesalto, sempre proseguendo lungo il crinale seguiamo il segnavia con tre pallini rossi lasciando il triangolo rosso che devia a destra in discesa e va a sbucare a Salea, la traccia è tra molti spuntoni di pietre che caratterizzano questa zona rendendo un po’ difficoltoso il procedere, si giunge dopo una risalita sul Monte Pesalto m.686. Inizia ora il tratto più impegnativo del percorso, da considerarsi EE come difficoltà: la discesa dal Pesalto su Peagna, sempre per crinale su traccia e sempre con le roccette affioranti; si passa la Rocca dell’Uomo ed altre elevazioni, mano a mano che si scende la vegetazione si infittisce e la traccia diventa veramente esigua e si confonde tra altre, inoltre prende a scendere decisamente ripida e scavata dall’Acqua e dal passaggio delle moto.
Si punta in direzione di un palo e un traliccio della corrente, la traccia giusta passa proprio di fianco al traliccio che si trova pochi metri a sinistra del palo (senso di cammino). Facendo attenzione e lo slalom tra le nuove piante che stanno cercando di ricolonizzare i pendii vittime di numerosi incendi, con qualche segnavia riga azzurra, si giunge alla stradina sterrata del mattino, si riattraversa il ruscello in secca e in breve si giunge al tornante di partenza chiudendo così un bell’anello!
- Cartografia:
- Cartina Comunità Montana Ingauna
- Bibliografia:
- Passeggiate a Ponente - Blu Edizioni