COMUNICAZIONE IMPORTANTE:
La cascate di Lillaz presenta il pericolo di piene di acqua dovute al rilascio di acqua, automatico e non controllabile, da parte della CVA (gestore degli impianti idroelettrici). La cosa è segnalata anche dai numerosi cartelli che avvisano di tale possibilità. Grazie a contatti tra CVA, Società delle guide alpine locale e Comune di Cogne si è giunti a un compromesso che permetta la frequentazione, minimizzando i rischi connessi a tali rilasci.
In caso di un incidente grave dovuto all'utilizzo dei flussi 'pericolosi' ci potrebbero essere conseguenze nefaste sulla possibilità di continuare a frequentare le cascate di Lillaz per l’ arrampicata. Si prega pertanto di attenersi alle seguenti indicazioni.
Al di sopra della zona chiamata “anfiteatro”, le cascate presentano due linee di uscita: una si svolge nel diedro di destra (uscita originaria) e l’ altra nel diedro di sinistra. Sull'uscita di destra il rischio che deriva da eventuali rilasci è massimo (il flusso è tale da poter erodere il ghiaccio della cascata, strappare i chiodi di progressione e di sosta e far cadere eventuali arrampicatori con conseguenze disastrose).
Il flusso di sinistra è stato realizzato appositamente per percorrere la cascata in modo sicuro (non è soggetta allo scarico di acqua).
E' quindi importante NON seguire il diedro di destra posto al di sopra dell'anfiteatro.
La cascata è formata da due risalti principali, un anfiteatro e una linea di uscita. Vi sono differenti opzioni di salita.
primo risalto (2 possibilità):
– salita principale: un tiro di 50 metri (colata estetica e ben visibile) sugli 80° con la parte centrale breve a 85/90° portano ad una laghetto (tre soste spittate a dx). 3+
– salita alternativa al tiro precedente (più facile 2/2+): sulla sinistra della colata precedente, 2 facili tiri che si insinuano in una forra portano allo stesso laghetto di prima. Aggirare il laghetto sulla dx e da li fare sicura.
secondo risalto:
una 40ina di metri intorno ai 70° portano allo sosta (1 a sx e 1 dx su spit). Si prosegue poi sotto al ponte di legno e ci si incanala lungo il torrente ghiacciato (occhio alle pozze, a volte fragili) fino ad un’anfiteatro.
anfiteatro (3 possibilità):
– colata a dx una 20ina di metri sui 70°-80° portano alla sosta su spit sulla sx.
– altre due linee più difficili con candele su 85/90° appena usciti si vede una lunga parete appoggiata
dopo l’anfiteatro:
NON PERCORRERE IL DIEDRO DI DESTRA (vedi note)
seguire diedro di sinistra con muro di 60 metri sui 70° da percorrere tutto a dx a filo della parete rocciosa, sosta spit e catena adx. Eventualmente si può fare sosta (spit) dopo una 20ina di metri dopo un sasso.
per finire:
l’ultimo tiro, 60metri, inizia con un muretto di 5-6 metri a 85°-90° (non sempre è formato);
poi si la salita si abbatte e si arriva al sentiero (sosta finale su alberi).
Discesa:
Per il sentiero che in una mezz’oretta riporta alla base della cascata.
- Bibliografia:
- Matteo Giglio - Effimeri Barbagli - 2014 Tipografia Valdostana