Itinerario: dai tetti Niot 1166 m. inoltrarsi nel solitario e selvaggio vallone del Dragonet, passare l’omonimo gias, il rifugio Gandolfo ed ancor più su il basamento di un’antica teleferica che serviva per trasportare a valle i blocchi di ghiaccio prelevati dal piccolo ghiacciaio del Dragonet.
A quota 2250 m. una rampa ed un traverso, ripidissimi ed esposti sopra un salto roccioso, consentono di accedere al canale vero e proprio che passando attraverso una strettoia di roccette conduce alla Forcella dell’Asta. Dislivello totale 1700 m. circa dai tetti Niot, dislivello del canale 600 m..
Difficoltà sciistica 5.3 per la discesa integrale in sci compresa la rampa di accesso; se si esclude, sciisticamente, tale rampa, la difficoltà è comunque 5.2 sostenuto, considerando che si sviluppa in parte sulle ripide contropendenze della parete nord dell’Asta Soprana.
Difficilmente in condizioni a causa dell’andamento leggermente trasversale e relative irregolarità del fondo nevoso che ne conseguono, si ricopre di neve solo a primavera inoltrata, con tendenza a “sgoulottarsi” in breve tempo con le scariche di neve dalle pareti laterali.
Omaggio a Jean Plent da S. Martin Vesubie e Victor Spitalieri De Cessole da Nizza, che nel 1909 effettuarono la prima traversata della forcella dell’Asta, scarponi chiodati ai piedi. Chapeau.