Si snoda sul lato esposto a sud, quindi si trova poca neve. Permette di ammirare una serie di begli alpeggi in posizione splendida sulla vallata. Al ritorno si visita la frazione di Frassa, arroccata su un nido d'aquila.
Il dislivello, così come la quota vetta, sono approssimativi in quanto non si raggiunge una cima ma, con numerosi saliscendi, si compie un ampio giro ad anello molto panoramico .
Itinerario da non sottovalutare per la sua lunghezza e per il dislivello complessivo. Da evitare assolutamente in caso di scarsa visibilità, in quanto i segnali sono rarissimi e quasi scomparsi.
Da Pianardi ci si dirige verso Ronco Bianco, raggiunto da sterrata.
Prima dell’abitato si trova un sentiero sulla sinistra (minuscolo cartello “La Daia”). Si sale in un bel bosco di faggi costeggiando numerosi monoliti ed erte pareti. Il sentiero sale molto ripido sulla destra orografica del vallone di Vassola ed esce dal bosco in prossimità dell’alpeggio La Daia 1617 m . Siamo sul sentiero Motti.
Si piega verso nord-ovest e salendo per prati si raggiunge l’alpeggio della Cialma 1816 m .
Da qui la traccia piega decisamente a ovest. Si perviene al bellissimo e ampio ripiano degli alpeggi Crot Inferiore 1769 m e Superiore 1829 m. Il sentiero prosegue ripido verso ovest raggiungendo l’alpeggio Le Combe 1968 m.
Si entra nel vallone di Unghiasse raggiungendo l’alpe Malatret 1960 m. Siamo nella zona più alta dell’anello. Da qui con parecchi saliscendi su traccia ora esile, si arriva verso il fondo dell’ampio ripiano delle Riane, dove si incontra il sentiero per i Laghi di Unghiasse proveniente dagli Alboni. Lo si percorre in discesa fino alle bellissime Riane. Si supera un ponte in pietra crollato (difficile attraversamento in caso di molta acqua) e si continua sul sentiero principale passando vicino al Bec di Roci Ruta, palestra di arrampicata. Tenendo il ramo sinistro del sentiero si scende sugli alpeggi di Mea e all’omonimo Bec.
Da qui si prende il sentiero balcone che va verso sinistra (est), percorrendolo senza lasciarsi tentare da varie deviazioni verso il basso. Parecchi saliscendi , anche inmportanti, portano a Biollè. Poi quasi in piano, dopo aver superato un canalone, si scende a Frassa, incredibile paesino arroccato su uno spuntone.
Da lì si scende la lunga ed ertissima scalinata che parte verso ovest dalla chiesa e che permette di superare una zona rocciosa.
Ignorando il sentiero che scende a Mottera, con un lungo tratto nel bosco si ritorna a Balmavenera, chiudendo l’anello.
Calcolare almeno un sette ore di buon passo.
- Cartografia:
- IGC n° 2 - Fraternali 1:25000 n.8 Valli di Lanzo