Le difficoltà indicate sono quelle date da Giovannino Massari.
L1: Salire il diedro fin sotto un tettino, traversare sotto il tetto a sx, uscire su un secondo diedro e passare di nuovo a sx un successivo tettino, ancora un diedro e si sosta su chiodo e cordoni (cordone nuovo aggiunto). Sosta scomoda e aerea. IV+
L2: Salire leggermente verso dx, oltrepassare una bombatura sulla dx, poi verso sx su placche, imboccare quindi una serie di fessuroni irregolari e sostare al di sopra su chiodi. V+
L3: Salire per diedroni fessurati puntando poi verso sx alla comoda sosta della Balzola. IV
L4: Salire il muro rosso sovrastante dapprima verso dx poi diritti e a sx fino a una sosta su chiodi su esigua cengetta. 20m V-
L5: A sx superare il tetto per fessura, poi traversare decisamente a dx fino ad una fessura sotto un muro aggettante, superarlo direttamente e uscire sullo spigolo aereo a sx, continuare sullo spigolo fino alla sosta a sx di esso sotto un tetto. V+
L6: Variante Motti-Sacco alla Balzola. Riprendere lo spigolo e risalirlo fino alla grande cengia alla base dell’ultimo salto. IV
L7: Rimontare la cengia e per muri e fessure saire fino in vetta. IV-
Discesa: Una doppia su fittone dalla punta fino alla sosta a spit del penultimo tiro della Balzola. Da li tre doppie da 60m (giuste giuste) fino a terra.
- Bibliografia:
- Guida