Il P.zo del Forno 2696 m. chiamata dagli escursionisti della zona semplicemente “La Fria” toponimo derivante dall’ omonimo passo sottostante 2499 m.
Le due cime sono unite tra loro da una catena molto articolata lunga 4,5 Km.
Lunga traversata ad anello, in ambiente stupendo e incontaminato, consigliata ad escursionisti ben allenati, sviluppo planimetrico 26 Km dislivello effettivo GPS 2270 m possibilità di ridurlo a 1670 m tralasciando la salita al P. zo del Forno.
N.B. La strada poderale Valle Agarina è percorribile solamente dalle persone che abbiano dei terreni o costruzioni di proprietà o in affitto nel territorio servito dalla carrozzabile, a seguito di un pagamento annuale del costo di 20 euro. Altrimenti la soluzione alternativa rimane quella di sfruttare i due giorni dedicati alle feste dell’ alpe Agarina (Luglio) dell’ Alpe( Agosto).
Per sapere i giorni esatti consultare: http://www.prolocomontecrestese.it/home_page.htm
Scendere nella conca dell’ alpe e parcheggiare a fianco della fontana. Incamminarsi lungo la strada asfaltata, poco prima del nuovo tratto in costruzione che ha sostituito (purtroppo!!!) il caratteristico sentiero intagliato nella roccia, innalzarsi a sx nell’ antico sentiero, ora ripristinato, che conduce alla Cappella delle Scale (indicazione Matogno).
Percorrere per un breve tratto la traccia nel bosco e all’ indicazione “sentiero Balmuzzign” su di un sasso, abbandonare la traccia di salita, e proseguire in piano attraversando il vecchio Ponte Faugiol.
Seguire le indicazioni Bocchetta del lago Gelato fino ad una sosta (dial. Posa) contrassegnata col num. 35, dove inizia la discesa alla dighetta della Merlata.
Qua inizia la valle Agrasino. Seguire il sentiero ben segnalato segnavia rosso/bianco, che si mantiene sempre sulla dx ororafica del torrente Pisardo fino al rifugio Bonasson dove passa sulla sx, toccando in sequenza gli alpeggi Cortone, Pisardo, Campo, Cortevecchio (rifugio Bonasson), Cavegna fino a sbucare alla Bocchetta del Lago Gelato (2434 m). L’unico punto che necessita un poco di attenzione si trova dopo l’alpe Campo dove il sentiero non rimane alto, ma si abbassa vicino al torrente per poi risalire, nel prato acquitrinoso.
Dalla bocchetta scendere al lago mantenendo il lato dx, dove si risale l’evidente canale detritico che conduce ad una evidente selletta. Da questa salire a sx puntando direttamente alla vetta, scavalcare una roccia obliqua e attraverso una spaccatura si guadagna la cima sud del P.zo del lago Gelato.
Scendere poi al lago, sulla sponda ovest nei pressi di un grosso ometto imboccare il sentiero in direzione ovest, seguendo i segnavia che attraverso le belle praterie della zona di Monastero, conducono al lago di Matogno, toccando in precedenza l’alpe Fiesco di fuori. Nei pressi del lago mantenere la dx e iniziare la salita alla Bocchetta della Fria (2499 m), inizialmente seguendo una traccia che guadagna quota in diagonale, poi su percorso libero. Intersecare la stradina proveniente dal P.so della Forcoletta con direzione galleria della Fria, individuando il sentiero che si stacca dalla pista, che si trova 400 m prima del tunnel e percorrerlo fino al valico. Dal colle volgere a sx e percorrere l’ evidente cresta erbosa fino al segnale trigonometrico del P. zo del Forno.
Tornare sui propri passi e arrivare al p.so della Forcoletta, scendendo a sx in direzione del lago di Matogno, su sentiero evidente e segnalato, fino a sbucare sopra l’ordinatissima Alpe Lago (rifugio Sironi) poi in direzione sud/ovest incamminarsi lungo la marcata traccia nel prato. Con breve risalita si arriva alla Cappella della Croce (2179 m), perdere quota fino all’ alpe Loccia e nei pressi dell’alpe Colmine seguire l’ importante l’indicazione Agarina (paletta gialla), seguendo attentamente i nastri sugli alberi, bandierine ed ometti si scende al luogo di partenza.
- Cartografia:
- C.N.S. Comologno n° 1311 / Bosco Gurin n° 1291
- Bibliografia:
- Alpi Lepontine ( Armelloni) Valle Antigorio ( Crosa Lenz- Frangioni)