Da Rassa risalire la Val Gronda (segnavia 61), attraversando le pittoresche frazioni Rassetta e Fontana, quindi proseguire sul sentiero.
Dopo circa 2.30 ore di raggiunge l’Alpe Salei, dove vi è un comodo punto d’appoggio del CAI.
Proseguire sempre sul sentiero 61, raggiungendo l’Alpe del Laghetto a quota 2000 (tuttora caricato, se incontrate il pastore potete acquistare toma e latte fresco) e quindi il pittoresco Lago della Seia (quota 2100).
Se piove o c’è nebbia consiglio a questo punto di rientrare a Rassa, perchè il sentiero che prosegue è mal segnalato e a tratti esposto.
Se il tempo è bello e siete ben attrezzati, a questo punto svoltate a destra seguendo i rari e quasi cancellati segnavia 61d. Il sentiero è visibile solo a tratti. Si risale il prato in diagonale fino al primo canalone che butta acqua: lì ritrovate il segnavia 61d che indica di imboccare il diagonale erboso che sale a destra.
Occhio perchè il pendio erboso è scosceso.
Proseguendo si sale fino ad un laghetto, quindi, sempre sulla destra, alla fine della pietraia alcuni ometti aiutano a ritrovare il segnavia. Tagliare in diagonale il prato e quindi risalire la pietraia che porta direttamente al passo della Rossa.
Qui la vista sui laghetti dell’alta Valle Artogna e sul Massiccio del Monte Rosa è veramente spettacolare, e ripaga della fatica.
La discesa in Valle Artogna è segnata decisamente meglio e non presenta pericoli. Il segnavia diventa 76.
Si costeggia il lago di Cima ed il Lago di Mezzo, e quindi si raggiunge il sentiero 71 sul lato sinistro della valle, che porta fino al punto d’appoggio dell’Alpe Campo (1899 m).
Proseguendo sul sentiero 71 si scende fino a Otra, e quindi a Campertogno.
Qui dovrete aver predisposto un recupero per l’auto che avete lasciato a Rassa (io ho lasciato una bici)