Lasciata l’auto nei piazzali adiacenti alla strada di Pont all’altezza del villaggio di Eaux Rousses, attraversare il ponte che sovrasta il torrente Savara e imboccare il sentiero che percorre i pascoli dell’alpeggio Meod.
Dopo circa 40 minuti di percorrenza il sentiero attraversa il canalone Meyannes ed entra in un bosco di larici, abeti rossi e pini cembri, nella stagione della fioritura (da metà giugno a fine luglio) il sotto bosco formato da rododendri presenta uno spettacolo di incomparata bellezza.
Dopo altri 40 minuti di marcia il sentiero incontra il canalone delle Chauds.
Si raccomanda nel percorrere gli ultimi tornanti che raggiungono il canalone l’osservazione dei larici secolari che lo circondano, un’osservazione ancora più attenta permette di notare su alcuni fusti i buchi prodotti dall’azione dei picchi (picchio verde, picchio nero e picchio rosso maggiore).
Nella zona è notevole la presenza di altre specie di uccelli (gallo forcello, ghiandaie e nocciolaie) e della lepre bianca. Tutti questi animali si potranno vedere se l’escursionista saprà percorrere il sentiero in perfetto silenzio e prestando tanta attenzione all’ambiente che lo circonda.
Oltrepassato il canalone il sentiero in diagonale taglia le pendici della montagna fino a incontrare il sentiero che sale da Tignet, da lì si prosegue fino ai casolari di Levionaz dessous.
Nel tempo Levionaz dessous era la prima stazione dell’alpeggio che ospitava in estate circa 70 capi di bestiame, i fabbricati dell’alpe comprendono una stalla, la casa ed un fabbricato ora ristrutturato e usato come casotto dai guardaparco.
A monte di dette costruzioni sorge il rifugio Rosenkrantz riservato agli studiosi che si occupano delle problematiche dell’ambiente legate al Parco. Nelle vicinanze del gruppo di case sui bordi del sentiero, sorge un fontanile che può ristorare il turista. Oltrepassati i casolari il sentiero si inoltra nel vallone di Levionaz, dopo pochi minuti sulla sinistra si nota una passerella che attraversa il torrente è l’imbocco del sentiero che conduce all’ex casotto delle Guardie reali di caccia, costruzione in pietra che si vede sulla sinistra (in alto sul costone).
Proseguendo si raggiunge il fondo della piana di Levionaz da lì il sentiero sale in ampi tornanti, da questo punto sulla sinistra in basso si vedono i vecchi casolari diroccati di Levionaz du milieu. Attraversando il torrente tenersi sulla sinistra fino ad incontrare il bivio che conduce a Levionaz dessus. Proseguire il sentiero che si inoltra nel vallone del Lauzon. A questo punto pare necessario fare notare a colui che sale che partendo da Levionaz dessous tutto il territorio che si presenta alla vista è particolarmente ricco di animali. Gli stambecchi, i camosci, le marmotte, l’aquila, il gipeto, i gracchi e il corvo imperiale sono qui presenti. Il luogo è di una tale valenza naturalistica da non avere concorrenti in Europa, solo nei grandi parchi extraeuropei dove l’uomo non è mai intervenuto è possibile ammirare qualcosa di simile.
Il bivio per Levionaz dessus può essere considerato il punto mediano dell’itinerario. Ancora 2 ore e 30 di marcia e il Col Lauzon è raggiunto.
Il sentiero in questo tratto non presenta nessuna difficoltà ad eccezione dell’ultimo tratto in sommità che è più ripido e si snoda su un terreno friabile. Dal colle in 50 minuti si raggiunge il rifugio Sella, e con un’ulteriore marcia di l ora e 20, si arriva alla Valnontey di Cogne.