Dal piazzale parcheggio all’altezza dello sbarramento della diga si percorre il muraglione per poi scendere, tramite una stradetta, ad uno slargo sottostante. Traversato lo spiazzo, si trova il cartello indicatore per i rifugi Carate e Marinelli-Bombardieri. Si segue il sentiero che con numerose svolte risale per cenge la sovrastante parete (in diversi punti ci sono dei manocorrenti metallici e ringhiere di protezione) portando su un panoramico poggio boscoso. Si piega ora verso Nord-ovest (a sinistra) in leggera salita e poi in piano per aggirare le propaggini Sud-ovest del Sasso Moro. Verso i 2200 m, (qui da sinistra proviene il sentiero che sale dall’Alpe Musella) nel grande vallone, compreso fra il Monte delle Forbici e il Sasso Nero, la salita inizia a farsi di nuovo ripida. Si giunge così con percorso un poco monotono (una lunga serie di serpentine) al rifugio Carate-Brianza e alla soprastante Bocchetta delle Forbici 2636 m (ore 2).
Superato il valico (da qui si apre una splendida visuale su buona parte del Gruppo del Bernina) ci si abbassa a mezza costa verso Nord su sfasciumi, aggirando la lunga diramazione Nord-ovest della cresta Ovest della Cima di Musella occidentale. La salita riprende per raggiungere un dossone morenico e piegare verso Est lambendo il laghetto glaciale ai piedi della minuscola Vedretta delle Cime di Musella. Si traversa il torrente che si origina dalla vicina Vedretta di Caspoggio e si sale verso Nord-ovest ad aggirare verso destra la grande rupe sulla quale, già ben visibile, sorge il rifugio che si raggiunge con un ultimo ripido tratto a tornanti. (Ore 3,30 dalla Diga di Campo Moro).
Dal Rifugio Marinelli si prende il sentiero che parte dal piazzale verso sinistra, con le indicazioni per il Rifugio Marco e Rosa, che passa sotto la Cresta del Rifugio, poi si innalza tra gli sfasciumi, passando nei pressi di un torrentello. Risalendo tra sfasciumi e roccette, sempre su sentiero segnalato, si prende quota raggiungendo una conca detritica sotto il Passo Marinelli Occidentale m. 3050 che si raggiunge, tralasciando le tracce e il sentierino di destra che porta al Passo Marinelli Orientale (passaggio obbligato per l’ascensione ai Pizzi Palù e Zupò per le vie normali).
Dal passo si volge a sinistra mettendo piede sul ghiacciaio (la Vedretta di Scerscen) puntando inizialmente verso il ripido ed imponente versante Ovest del Pizzo Argent (normalmente è presente una buona traccia sul ghiacciaio) fino ad arrivare nei pressi dell’inizio della cresta Sud della Cresta Guzza. Da qui si volge decisamente a sinistra, e con un ampio semicerchio si passa non lontano dall’inizio della cresta SO dell’impressionante Pizzo Roseg e si prosegue fino ad arrivare nei pressi dello sbocco del canalone centrale che scende dalla parete Sud del Roseg (noto come “Canalone Marinelli”).
Si prosegue sempre a sinistra, passando nei pressi di una costiera rocciosa, dove è ben visibile il Bivacco Parravicini 3183 m (del CAI Sondrio, con 6 posti letto) entrando nella conca glaciale (e volgendo a destra) che porta senza difficoltà all’ampia sella glaciale del Passo Sella m. 3268 (ore 3,00 con il ghiacciaio in buone condizioni dal Rifugio Marinelli).
Normalmente il Ghiacciaio non è molto crepacciato. Dal Passo non rimane che seguire il facile ma ripido crinale che porta in vetta al Pizzo Sella m. 3517 (ore 1,00 dal Passo Sella) (Secondo giorno. 4 ore complessivamente dal Rifugio Marinelli).
In discesa non rimane che seguire a ritroso lo stesso itinerario percorso in salita.
- Cartografia:
- CNS foglio 1277
- Bibliografia:
- Guida CAI-TCI Bernina (Guida dei Monti d'Italia)