Il percorso ad anello, dalla località di San Germano Borgofranco d’Ivrea, si svolge sul versante sinistro org della Dora Baltea; in parecchi punti è molto panoramico, e consente di spaziare verso sud sul fondo valle e un lungo tratto della Dora, nonché sulle montagne della conca di Scalaro. Il meglio di questi luoghi può essere maggiormente apprezzato in primavera e autunno.
L’itinerario prende il via dal parcheggio antistante la chiesa di San Germano 265m (in località San Germano) che si raggiunge da Ivrea risalendo la statale per la VdA svoltando a dx al termine del rettilineo dopo il semaforo all’uscita di Borgofranco.
Ci si incammina sulla strada che procede a sx della facciata della chiesa (dir nord) (contrassegnata con i segnavia della via Francigena) e di li a poco (sono presenti cartelli indicatori e una vecchia pietra con freccia e Indicazione Nomaglio) si trova sulla dx l’inizio della mulattiera E7 che porta in 30’ a raggiungere Nomaglio compiendo un percorso panoramico pregevole.
Raggiunto Nomaglio (poco sopra l’area del Mulino) si svolta a dx e si arriva ad un primo lavatoio 575m dove vi sono le indicazioni (che trascuriamo) di svolta a sx per Novachei e Montestrutto. Si seguono le indicazioni di svolta a dx dove si trova “il Burnel” una interessante fontana in monoblocco. Si procede a fianco della fontana a salire con indicazioni “palestra di roccia Casley” e raggiunto l’angolo 595m del “masso inciso” pietra con incisioni, si devia dalla stradina per prendere un piccolo sentierino (sulla dx) di poche decine di metri che sale deciso tra un muro di contenimento e delle case a raggiungere la strada che si percorre a dx per un centinaio di metri sino in prossimità di evidenti “bomboloni” 660m dove sulla sx inizia la bella mulattiera F1. La zona dei “bomboloni”, dove inizia la mulattiera lastricata, si puo’ alternativamente raggiungere proseguendo diritto al bivio di stradine che indica a sinistra l’Ecomuseo della Castagna.
La mulattiera sale in direzione nord (trascurare il bivio per Causinere) sino ad un tornante a dx e di li a poco si trova il bivio 785m tra il sentiero F2 (direzione Rossana, che si trascura) e F1 (direzione Terrafredda) dove si svolta a sx a salire sino a raggiungere l’interessante sito della “fornace” 899m (oltretutto punto molto panoramico su pianura sottostante). Si prosegue ora per sentiero e si raggiunge il pianoro di Terrafredda dove superata un prima casa 1020m si trova un bivio (con palina che indica a sx il sentiero F1a che porta direttamente a Cuni – da trascurare) continuando in salita per il sentiero F1 sino ad un’ampia radura con strutture ben recuperate. Si seguono gli evidenti bollini r/b e le indicazioni del “percorso viola dei piloni votivi” (in direzione est)e si raggiunge la strada soprastante (località Bioley 1050m). A Terrafredda si puo’, in alternativa, seguire il nuovo tracciato del “percorso viola dei piloni votivi” che volge a dx poco prima della prima casa q. 1020 e si ricongiunge con il sentiero F1 appena piu’ in alto.
Una volta sulla strada, si volge a dx e la si percorre sino a ritrovare il segnavia viola sulla sx che indica il sentiero per Pra Piano. Si prosegue sino ad incontrare il bivio con il sentiero a bolli rossi che va imboccato a sinistra. Si passa dalle baite di quota 1133m (Chinduna) e 1249m (Alpi Pejla) dove, per la “Postazione Partigiana” 1333m, occorre volgere a dx. Dal poggio dove si trova la postazione, in breve si raggiunge e si attraversa una stradina che giunge da San Giacomo di Andrate e proprio di fronte si continua su sentiero parallelo alla strada tagliafuoco che permette di raggiungere la Corma degli Ordieri. In alternativa, alla localita’ Bioley si puo’ svoltare a sx in direzione nord seguendo i radi segnavia del sentiero E1a fino all’alpe Rovera 1070m per proseguire in direzione est sul sentiero E1 sino alla chiesetta della Corma degli Ordieri quota 1412m da dove l’ampia radura antistante permette un vasto panorama sulle montagne della conca di Scalaro (Gregorio, Bonze, Battaglia e Bec Renon).
Si torna sui propri passi fino alla “postazione Partigiana” 1333m, punto molto panoramico e testimonianza di tempi difficili. Se invece si e’ raggiunta la Corma dall’Alpe Rovera, si inizia qui il rientro ad anello seguendo il sentiero che attraversata la radura e la sottostante stradina prosegue a lato della strada tagliafuoco sino alla “postazione Partigiana”.
Dalla postazione, raggiunta la poderale, si volta a dx in direzione est) arrivando a San Giacomo (area di partenza per le escursioni al Mombarone) dove, suparata la chiesetta posta alla dx della strada, si svolta a dx abbandonando la strada (che scende ad Andrate) per percorrere una mulattiera che in direzione sud ovest porta ad Andrate, avendo cura a quota 1100m di tralasciare i segni rossi per svoltare a sx e seguire i segni blu. Raggiunta l’area ricreativa da nord la si attraversa e raggiunto il cimitero si prosegue in discesa sino al piccolo parco giochi dove sul lato opposto (tenendo la dx) si imbocca la mulattiera che tagliando più volte la strada che sale da Borgofranco ad Andrate raggiunge Nomaglio offrendo ampi scorci panoramici.
A Nomaglio, (quota 570m) raggiunta la chiesa, si procede a dx e in poche decine di metri si raggiunge il “Burnel” da cui siamo passati salendo.
SI prosegue scendendo a sx la strada fatta in salita sino all’incrocio del sentiero che arriva da San Germano; qui si torna in 30’ al parcheggio di partenza e si chiude l’escursione.
In alternativa (consigliata) si prosegue per la mulattiera con indicazione Montestrutto e a quota 480m si raggiunge l’Eco Museo dove, oltre alle interessanti varietà di castagni presenti, si trova il “Mulino” ad acqua datato 1700 circa (interessantissimo dal punto di vista didattico, visitabile previo contatto con il comune di Nomaglio) nei cui pressi sono ancora ben conservate le vasche per la riserva di acqua.
Si scende la bella mulattiera sino a raggiungere “La Posta” 415m interessante e panoramico punto; superata questa a quota 315m sulla sx vale la pena di deviare sul sentierino che porta all’uliveto di S. Francesco e scendere attraverso un breve tratto di sentiero attrezzato (siamo al centro delle falesie di arrampicata di Montestrutto) alla sottostante area e all’annesso ristoro.
In alternativa da quota 315m si prosegue siano a raggiungere Montestrutto e svoltando a sx raggiungere l’ampio parcheggio.
Dal parcheggio dell’area sportiva si prosegue a sx in direzione sud seguendo i segnavia della Francigena sino a raggiungere San Germano e il parcheggio dove termina l’escursione. (vedi anche traccia)
Si consiglia questo semplice e non impegnativo percorso, privo di difficoltà su bellissime mulattiere di rara conservazione, affascinante e pieno di punti di interesse ma occorre tenere in considerazione che si sviluppa su un tracciato di circa di circa 16km con un dislivello di 1200m e tempi medi di 6-7 ore. Periodo consigliato da Marzo a Novembre.
- Cartografia:
- Valle Dora Baltea Canavesa (Traversella Oropa Fontainemore) n.02 1:20000 ed:MU Edizioni