Percorso ottimale per chi cerca sentieri non frequentati e che permettono di appagare la soddisfazione della continua ricerca dei pochi segni e ometti disponibili. (ma sempre individuali).
L’escursionista un po’ esigete non mancherà di apprezzare questo anello nonostante il rischio “ravanate”. Disl tot 1100m sviluppo tot 13km tempo medio 7ore.
Poco distante dal parcheggio 1090m, in prossimità delle case della fazione Crest, si trova la palina indicatrice dei sentieri che invita a salire a sx in direzione del vallone della Brenve (indicazione anche per il santuario di Retempio) (il sentiero per noi sarà il n.2 – (n.4C carta Zavatta)) sentiero che corre in falso piano e di li a poco incontra un ulteriore bivio dove trascurato il sentiero a dx che sale al col Fricolla, si proseguire costeggiando la condotta forzata della centrale idroelettrica di Donnas sino a raggiungere dopo qualche centinaio di metri un ponte in cemento. Si prosegue per poco sulla struttura della condotto fino a imboccare la mulattiera scalinata che salendo decisamente a dx porta senza esitazioni al santuario di Retempio 1470m situato in una radura in punto panoramico.
SI prosegue salendo per il colle Pousseuil sul sentiero ben evidente (AV n.2) alla sx del santuario che percorre il costone dove a quota 1642m si trova un bivio e occorre abbandonare l’alta via per salire a dx su sentiero più esile n.4C ma sempre ben marcato (anche se in alcuni tratti invaso dagli ontani) e passando una serie di baite si raggiungere l’alpe Vieille 1820m raggiungendo una piccola depressione (poco più di uno slargo) a quota 1965m dove occorre individuare le tracce di sentiero (omino) che a dx abbandona il sentiero principale per superare in direzione sud una macchia di rododendri e risalire un pezzo di costone per poi ritrovare il sentiero più marcato che percorre un traverso e raggiungere un ripiano (colletto) 2078m.
Se a quota 1965m non si individua subito il sentiero a dx ci si trova di li a poco alla bella posizione dell’alpe Buriana (dove termina un troncone del sentiero 4C) superiore ma poi occorre ritornare alla ricerca del bivio a quota 1965m.
Al pianoro/colletto si è ormai nel versante del vallone della Brenve si scende su sentiero sino all’alpe Creppa 2008m poi su un tratto un po’ più ripido e meno segnato (abbiamo aggiunto diversi omini) si raggiunge l’alpe Cè-de-L’Eve (Sest) 1890m dove la vegetazione ha preso il soppravvento e si deve percorrere un tratto ravanando ma se si mantiene la direzione (a scendere sul frontale della baita) delle tacche gialle poste sull’angolo della baita (si percorre un tratto lasciando lo scolo del torrentello sulla dx) si scende e si trovano alcune fettucce di plastica r/b che rendono individuabile il percorso tra la vegetazione (sopperiscono al fatto che non si riescono più ad individuare i segni a terra). Scesi a quota 1885m occorre un minimo di attenzione per individuare l’attraversamento del torrente superato il quale non vi sono più incertezze per tutto il rientro.
Rientro che prevede di raggiungere l’alpe Chavanna 1637m per scendere sino al torrente dove evidenti segni indicano il sentiero n. 4B che lo percorre per un buon tratto sulla dx org (superando l’alpe Cavannassa 1475m) e raggiungere il ponticello a quota 1400m. Si prosegue ora sul lato sx org sino ad incontrare a quota 1270m dove occorre trascurare il ponticello a dx per proseguire sulla sx org sino a raggiungere il sentiero di salita (4 AVn.2 )all’altezza del ponte e della conduttura di acqua forzata 1150m (richiusura dell’anello dell’escursione) dove svoltando a sx si ripercorre a ritroso l’ultimo tratto di sentiero e raggiungere in breve il parcheggio a Crest.
- Cartografia:
- Valle di Champorcher – Parco Monte AVIC 1:25.000 n.11 ed: l’Escursionista Zavatta