Questa combinazione è una di quelle possibili, di certo tra le più suggestive e varie per la presenza di camini e lame strapiombanti. Il nome imposto, deriva da una bella variante da noi aperta nel 2005 alla via Mister Eolo, ed è un'esempio di come si possano combinare tiri e varianti senza stravolgere però le singole vie con chiodature che deviano dai tracciati originali, cambiandone alla fine addirittura il nome. Si combinano nell'ordine i tiri delle vie:
Mister Eolo (L1), Principe delle Volpi (L2), Arto sinistro (L3), (L4) trasferimento,Elementare Watson (L5), Funi d'oro manici di jumars (L6), Ruote degli Ittiti (L7).
Salire sul caratteristico masso piatto con bacheca, scavalcare un blocco addossato a questo e rimontare un masso successivo con breve passaggio di II°. Reperire di qui una serie di ometti sulla pietraia che conducono alla base del settore sinistro della Reggia dei Lapiti.
Attaccare con “Mister Eolo”
L1: fessurino strapiombante e nicchia dalla quale è opportuno non farsi chiudere 6a+ (qualcuno dice esageratamente 6b, Grassi diceva VI-!); spit e chiodi da integrare
L2: salire dei gradoni, quindi afferrare una lama verticale, minacciosa e tagliente, portandosi sotto lo strapiombo a lame che la sovrasta 5b(+)
Scavalcare la sporgenza (“solo” 5c, ma meglio fare un pò di stretching alla base!)
e uscire in sosta con catena. chiodi e 1 spit
L3: entrare nel diedro aperto e poi nel camino; superare un blocco incastrato ed evitare di tirarsi addosso quello appoggiato a sinistra 5b; quindi scivolare sul fondo e poi salire su una lama a “rasoio” con i piedi raggiungendo un provvidenziale spit, poi moschettonarne un’altro quando viene il momento di buttarsi fuori dal camino (non provare a salire ancora, s’incastra il casco), con bel passaggio 5c (atletico) portarsi in fuori e superare la strozzatura, poi ancora una bella fessura diedro 5b; 2 spit in tutto
Si è ora in cima alla bastionata dei Lapiti – Droide. Andare allora sulla cengia e destreggiarsi fra cengie erbose (L4?), piste di stambecchi, (vipere) e saltini rocciosi per oltre 60 metri (il compagno a un certo punto dovrà salire qualche metro), e raggiungere una sosta alla base del secondo salto (3c +; cordoni in posto agli alberelli e a massi incastrati.
L5, vincere il muretto fessurato soprastante, reso un pò insidioso dai licheni e uscire su un ballatoio facendo attenzione alle lastre instabili di destra 5c. Ancora una breve ma bella fessura 5b poi sostare sul terrazzo erboso alla base di un camino poco definito (sosta sui friend); nulla in posto lungo il tiro
L6: salire nella spaccatura con 2 blocchi incastrati e raggiungere uno spit. Superare con bella spaccata una sporgenza appoggiandosi sul muro di sinistra e poi, dopo un altro spit, uscire con gran spaccata (!!!) sul terrazzino erboso 5c. di qui tre possibilità:
1) a sinistra nel breve muro fessurato 4c
2) nella spaccatura in centro con lastra precaria 5a
3) nella fessura larga a destra, faticosa 5c (utile n° 4)
In posto nella lunghezza 2 spit e cordone in clessidra
Sulla terrazza soprastante, sostare a sinistra su clessidre
L7: seguire la placca soprastante, poi lama destrorsa in dulfer, fino alla sommità 5b+; 2 spit e 1 chiodo
Discesa: con tre doppie diritte sulle soste nuove a spit di “Ruote degli Ittiti”, fino alla cengia mediana che collega Gandalf, Droide, Lapiti. Superare un grande ometto di pietre e portarsi al margine della strettoia erbosa, sopra un notevole salto (uscita di “Sognamo sapendo di sognare”). Di qui, onde evitare di scivolare di sotto e in attesa che riattrezziamo la via con sosta d’uscita, meglio salire qualche metro a un maggiociondolo e allestire una doppia, che tirando a destra (guardando verso valle) permette di raggiungere il ciglio dei Lapiti e la sosta di Dottor Arcobaleno (da sopra non si vede ma è in corrispondenza di evidenti arbusti piegati nel vuoto). Ignorare la sosta più a sinistra di “Elementare Watson” (spit gialli) che ci farebbe calare più a destra. Con due doppie diritte da “Dottor Arcobaleno” si torna perfettamente agli zaini (Era ora!)
Materiale: friend fino al n° 3 bd con 0.3 e 2 doppi. Utili nut piccoli.
- Cartografia:
- Valli di Lanzo - Fraternali editori
- Bibliografia:
- Vallone di Sea un mondo di pietra - M. Blatto