Lasciata l’auto, imboccare il sentiero che conduce al Col del Frejus (cartello indicatore 2h 25m)
La mulattiera prende rapidamente quota superando quasi subito un comodo tratto attrezzato e quando il vallone comincia ad aprirsi, raggiunge una caserma a quota 2050 e una successiva a quota 2120.
Si prosegue per ampi tornanti sino a raggiungere il colle del Frejus 2451 m raggiungibile in auto su sterrato dal lato francese.
Dal colle voltare a sinistra (ovest) e nei pressi della casermetta diroccata individuare un sentierino che con un ampio giro a mezzacosta si porta verso il centro del vallone che scende dalla Grand Argentiere (curiosi speroni rocciosi bianchi a destra). Tale sentiero si riduce brevemente in tracce, si perde e si ritrova a tratti tra i detriti. Seguire gli ometti che sono quasi sempre visibili, salvo nel punto in cui ci si avvicina al ruscello, dove la traccia rimane sul lato sinistro salendo (destro idrografico), dove sono visibili solo scendendo.
In ogni caso è possibile salire praticamente ovunque sul pendio di detriti più o meno scomodi. Giunti nella parte superiore del pendio puntare decisamente al colletto (quota ~3000 m) che divide le due punte senza lasciarsi tentare dalle vie più dirette; giunti al colletto si apre una vista spettacolare!
Per comoda traccia seguendo la comoda dorsale a dx. raggiungere in 10 min. la vetta della Grand Argentiere 3042 m; ridiscesi al colletto in altri 10′ sempre per comoda traccia raggiungere la vetta del la Punta Nera 3047 m.
Discesa dalla vetta per una traccia diretta poi per l’itinerario di salita.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.1 Alta Valle di Susa, IGC 1:25000 n.104
- Bibliografia:
- Guida dei Monti d'Italia -Alpi Cozie Settentrionali - Itinerario 238c