La salita al rifugio alpe il Laghetto da Pizzanco è una valida alternativa a quella "normale" dalla Gomba, si snoda lungo il fianco sinistro (orogr.) della valletta d'Oriaccia con un percorso vario e poco faticoso, si attraversa un grosso alpeggio con numerosi gruppi di baite alcune ancora in buono stato sparse tra grandi pascoli, un'oasi prativa sul fianco boscoso della montagna, un alpeggio intermedio durante la transumanza del bestiame che in primavera dal fondo valle saliva agli alpeggi in quota per trascorrere il periodo estivo.
Il pizzo Straciugo è la montagna più alta della Val Bognanco superando anche se di pochi metri il più noto Montalto. E' una montagna poco salita a causa di vie d'accesso molto lunghe, faticose, e con notevole dislivello partendo dai paesi della valle, ma pernottando al rifugio Alpe il Laghetto diventa una gita piacevole e divertente dove è quasi abituale avvistare marmotte camosci, e numerosi stambecchi, che incuranti si lasciano avvicinare.
La cima è sulla linea di confine italo-elvetico ed è un autentico bel vedere, sulla regione, In una giornata limpida la vista spazia dai quattromila del Sempione del Vallese e del Rosa, al gruppo Andolla - Bottarello, dalle montagne dell'Ossola alla pianura padana. Sul crestone dello Straciugo le tracce di sentiero sono discontinue e la parte finale della salita pur non presentando difficoltà di rilievo richiede un poco d'attenzione.
Dal posteggio all’ingresso di Pizzanco, seguire una viuzza che passa tra le case del paese in direzione della montagna, passare accanto alla fontana, proseguire in falsopiano ancora per alcune decine di metri fino ad un bivio (cartelli indicatori).
Seguire il sentiero ben evidente che si snoda sul fianco sinistro (orog.) della valletta del rio Oriaccia, risalire il pendio boscoso fino a raggingere i prati inferiori di un grosso alpeggio, tenedosi grossomodo sulla sinistra dell’ampio pascolo fino a raggiungere le ultime baite in alto (fontana), continuare ancora per poco parallelamente al fiume quindi risalire a destra la costa boscosa fino a raggiungere la base inferiore di una pietraia, il sentiero quasi pianeggiante attraversa sotto quest’ultima per poi risalire sulla dx, quindi con un ampio diagonale verso sx uscire sul sentiero proveniente dalla Gomba poco prima dell’alpe Oriaccia.
Giunti alla deviazione svoltare a sx attraversare più o meno in piano fino ad un torrente per poi ricominciare lievemente a salire sino a giungere all’alpe Oriaccia (m. 1.651). Passare davanti alle baite dell’alpeggio, poco dopo oltrepassare un altro torrente e sempre in diagonale salire l’ultimo tratto fino ad arrivare su un dosso panoramico con una grossa croce situato sul margine destro della conca del Vallaro. Il sentiero percorre lungamente ed il leggera salita il fianco destro dell’alta valle del Vallaro fino ad arrivare al rifugio Alpe il Laghetto.
Dal rifugio Alpe il Laghetto seguire la traccia che in diagonale taglia il versante della montagna, passa al di sotto di una caratteristica grotta naturale poi sale ripida alla bocchetta m. 2180 (ben visibile dal rifugio) che immette nella zona dei laghi di campo.
Seguire il sentiero che in leggera salita passa accanto ai ruderi dell’alpe Campo m. 2220 ed arriva al primo dei laghi. Salire sempre in diagonale al secondo lago m. 2279 e continuare sempre nella stessa direzione sino a sormontare il crestone che scende dalla cima del pizzo Straciugo e che divide la zona di campo dall’alpe Straciugo. Giunti al suo apice nei pressi di una croce metallica, lasciare la traccia che scende all’alpe e risalire il crestone pressoché sul filo, aggirando eventualmente a sinistra le asperità, per tracce di sentiero sino ad arrivare ad una zona franata sotto la cima.
A questo punto lasciare la cresta ed attraversare a sinistra sulle due frane per circa cento metri fino a raggiungere un crestone secondario, risalire quest’ultimo su blocchi e zolle erbose sino sulla cima a m. 2712, dove sotto il segnale è posto il libro di vetta
- Cartografia:
- Kompass - n°89 - Domodossola