In estate alterna tratti detritici a qualche divertente tratto su roccia (max IV, ora attrezzata con spit di sosta,vedi anche sezione "arrampicata). In tardo autunno,inverno o primavera quando si verificano condizioni di neve ben assestata e compatta, diventa un itinerario di misto di gran classe, più difficile e continuo della classica nord del Mongioie.
Utili chiodi da roccia di varie misure e friend dai più piccoli al n. 2 BD.
Si rimonta il Canalone dei Genovesi e, lasciando a sinistra la grande Cengia Garibaldi, si sale ancora nel canalone fino a quota 2400 circa, dove si stacca a sinistra una rampa obliqua (spit di sosta in partenza).
Due tiri sulla rampa, il primo delicato per esili cornici nevose, il secondo facile su ampio pendio di neve, portano all’inizio del Canale Nero vero e proprio.
Si attacca il canale poco marcato con un bellissimo tiro su misto assai ripido, poi un altro tiro con un salto roccioso di IV, fino a sbucare in una conca nevosa (spit di sosta sulle rocce a destra). La via originale continua dritta, con un tratto assai ripido che con neve scarsa è poco invitante.
Si segue invece il più agevole canale obliquo a destra, fino ad una strozzatura rocciosa che si supera con un passo di IV e misto.
Si continua per un canale-rampa di neve e misto, sempre ripido, fino sotto una paretina con spit di sosta.
Si va brevemente a destra, poi si traversa a sinistra lungo una fascia nevosa ripidissima (con buone possibilità si protezione sulle rocce soprastanti). Salendo dritti per neve ripida, dopo pochi metri si arriva sul bordo di un anfiteatro nevoso, dove ci si ricongiunge con la via originale, e si sosta sulle rocce a destra.
Rimontando l’anfiteatro si entra nel canale terminale obliquo a destra, che si sale per due tiri di corda, superando verso la fine una strozzatura per divertenti balze rocciose (III+) e uscendo infine per neve sulla cresta sommitale una cinquantina di metri a ovest della croce di vetta.
- Bibliografia:
- Guida Marguareis di Sandro Comino; Guida Monti d'Italia