Molti i percorsi e le varianti possibili nel definire un percorso, qui viene riportato un interessante anello che permette di visitare la parte mediana della morena (il pendio ovest) percorrendone i boschi e la dorsale. Escursione sempre fattibile, primavera per le fioriture, estate per il fresco dei boschi, l’autunno per i colori e d’inverno per sfuggire alla neve.
Disl. tot. 600 Dist tot 19km; tempo med 6h. Vedi anche traccia GPS.
La località di partenza si raggiunge percorrendo da Ivrea la statale per il lago di Viverone e alla prima rotonda si svolta a sx per Burolo percorrendo la strada interna che a tornati sale a guadagnare la costa dove sul dosso si svolta a sx per via Merlina parcheggiando poco prima dell’inizio dello sterrato 350m.
L’escursione ha inizio percorrendo la dorsale che procede verso nord con ampi panorami sulla pianura di Ivrea e i laghi morenici (si incontrando due piloni votivi e un rudere di casa posta in ottima posizione) per poi divenire sterrato e proseguire (sempre nella stessa direzione trascurando le deviazioni) appena oltrepassata la cinta dell’acquedotto all’incrocio di prosegue a salire (direz. nord – su asfalto) e dopo un semicerchio (si attraversa un ponticello) si sale dir. sud un breve tratto a raggiungere al Bocchetto di Balma 495m (la strada prosegue scendendo a Chiaverano).
Al Bocchetto si svolta decisamente a dx sullo sterrato in direz. nord ovest (trascurando di li a poco la deviazione sulla sterrata di dx) a raggiungere il Bocchetto di Vaila 522m (sulla sx arriva il sentiero che sale da Chiaverano) si prosegue ancora sino a quando lo sterrato incontra una area di frana (in coincidenza con il rio della Serra); qui lo sterrato svolta decisamente a sx verso valle e scende ripidamente, occorre trascuralo e saliti di pochi metri quota 540m si trova un sentierino che con un brevissimo tratto scosceso attraversa il rio (in corrispondenza di una presa d’acqua) occorre seguire i festoni b/r appesi ai rami che guidano a percorrere un vecchio sentiero ormai perso (la direzione è sempre nord ovest), percorsi qualche centinai di metri si ritrova uno sterrato che senza più incertezze porta alla galleria della Serra 610m (strada Ivrea-Biella).
Raggiunta la galleria si prosegue sulla sua dx (palina segnaletica) per il sentiero che sale sulla struttura dell’ingresso e la attraversa per raggiunge la bella mulattiera lastricata “strada del commercio” che si percorrerà salendo a dx sino a raggiungere un primo colletto (palina con diverse indicazioni) e prosegue a dx con indicazione Passo dell’Oca 753m raggiungibile in breve.
Al passo si sale a dx con indicazione Roc Basariund percorrendo il bel sentiero sullo spartiacque (S2, S5) panoramico in particolare sulla sottostante pianura canavesana di Ivrea.
Al termine del sentiero un breve tratto di poderale porta al “Passo della X” o “cima della diagonale” 732m qui si svolta sullo sterrato di dx che inizia a scendere il versante Canavesano della Serra (dopo qualche centinai di metri dal passo, volendo, si può salire sulla dorsale a dx per percorrere il sentiero panoramico che prosegue parallelo allo sterrato) raggiunto il bivio a quota 667m si prosegue diritto (dir. sud est) trascurando la sterrata di dx e di li a poco il sentiero di dx) percorrendo un lungo tratto sino a raggiungere un paio di tornati alla deviazione per la frazione Broglina.
Percorrendo questo tratto a quota 570m sulla dx parte il sentiero che accorcia l’anello permettendolo di chiuderlo in 16km; il sentiero scende da prima in direzione ovest, dopo qualche centinai di metri in falso piano, si abbandona il sentiero per svoltare decisamente a sx (dir sud) scendendo ora più marcatamente e raggiungere la sterrata nei pressi dei s. Martino “Ciucarun” 430m; dove si giunge comunque facendo il percorso più ampio dell’anello (3km in più).
Proseguendo invece l’itinerario completo: lo sterrato ora scende più marcatamente raggiunti i doppi tornati a quota 500m si trascura la strada di sx (che di li a breve porta alla Broglina) per continuare a scendere raggiungere quota 440m dove si trascurano le sterrate per proseguire a scendere sulla strada asfaltata che passera tra un gruppo di case in ottima posizione e attraversata un zona di vigneti; raggiunti e percorsi un paio di tornati a quota 325m (all’incrocio) si svolterà a dx con indicazioni “campanile romanico s. Martino” indicazione che seguiremo sino al raggiungere l’ampio semipiano in cui è posto il “Ciucarun” 430m (conosciuto come Pieve di San Marino di Paerno, campanile in stile romanico, molto caratteristico quale unica testimonianza di un antico villaggio; che domina solitario un grande prato alle spalle di Burolo); percorso panoramico tra casolari di pregio, agriturismi, spezzamenti a vigneto frutteto e uliveto. Poco prima di san Martino si oltrepassa, aggirandola a salire, una vasca di pescaggio per l’antincendio.
Dal Ciucarun si prosegue imboccando, sul lato opposto del prato da dove siamo arrivati, un breve tratto di sterrato che costeggiando il muretto raggiunge la strada asfaltata; percorrendola a scendere si percorre via Salecchio, raggiungendo il fondo del valloncello e passare il ponticello per voltare a sx (direzione Burolo); al prossimo incrocio si sale a dx a raggiungere il dosso (dove abbiamo svoltato a sx arrivando) e percorrere a dx via Merlina raggiungendo a breve l’auto e terminare l’escursione ad anello. (volendo, poco prima dell’incrocio sulla dx un sentierino ripido risale i terrazzamenti per sbucare sulla dorsale direttamente al parcheggio).
- Cartografia:
- Cinque laghi d’Ivrea n.01 1:25000 ed: MUedizioni – Biellese sud occ n.3 1:25000 ed:prov. BI
- Bibliografia:
- Dalle Vigne agli Stambecchi di Valente e Orso ed:CDA