L’anello va effettuato preferibilmente nel senso della descrizione per non avere risalite al ritorno.
La difficoltà è "E", per il tratto di cresta spartiacque dal Coulet Bel fino al Colle della Gorgia è "EE/F dove si devono usare le mani in alcuni passaggi con delle roccette.. Specialmente se si sale con bambini al seguito, un poco di attenzione va comunque posta anche nell'ultimo tratto di salita della cresta del Tagliarè.
Da Chiotti Soprani, si segue la pista forestale in uscita dalla borgata per poche decine di metri, poi si incontra un bivio, si prosegue in ripida salita verso la Borgata Partigiana Cavagna e il Bosco del Brusey. Più avanti si incontra una deviazione a sx contrassegnata da una scritta in vernice su un albero (“Montete Tagliarè”), si segue la traccia di sentiero che sale nella boschina guadagnando quota fino ad uscire allo scoperto dopo due grandi ometti di pietra; la vetta del Tagliarè con la sua grande croce è ora ben visibile. Il sentiero segue la dorsale Est e percorre la cresta fino alla vetta (1 ora circa ad andatura tranquilla).
Dalla cima si scende il versante NO arrivando al colle sottostante (detto “Coulet Bel”, ossia Colletto Bello, quota 1567 rilevata); dal colletto si sale il ripido pendio SE della Rocca Calera (q. 1641 IGM; detta anche “Rocche Calera”) tenendosi sul lato meridionale (sx) con percorso evidente seppur non ci siano tracce. Sulla vetta c’è un modesto ometto di pietre.
Dalla vetta della Rocca Calera si scende brevemente al poco marcato “Coulet Brut”(Colletto Brutto) per poi serpeggiare lungo la cresta rocciosa/erbosa detta La Rocciaia, qui si incontra una traccia che arriva da SE e fiancheggia i becchi rocciosi fino ad affacciarsi sul sottostante ampio Colle della Gorgia che si raggiunge in breve 1584 m (questo tratto di sentiero non è molto evidente, evitare di farsi attrarre dal percorrere la cresta rocciosa in discesa perché presenta dei salti non banali).
Per raggiungere il colle della Gorgia, è anche possibile scendere dopo il colletto Bello sulla sinistra sfruttando un sentiero nel bosco che aggira le asperità di Rocca Calera e Rocciaia collegandosi poi al percorso di ritorno.
Dal Colle della Gorgia, che collega il Vallone di Piantacotta con l’alto vallone di Rittana, si può decidere di salire il versante SE dell’Alpe di Rittana oppure scendere direttamente nel Vallone di Rittana.
L’itinerario descritto prevede di scendere direttamente nel pianeggiante prato pascolivo seguendo un comodo sentiero; poco oltre si incontra una deviazione; a dx si torna a Chiotti, a sx si scende a Paraloup; scegliendo quello di sx si scende fino alla Borgata Paraloup, simbolo della lotta partigiana nella zona, qui la Fondazione Nuto Revelli ha intrapreso un pregevole intervento di recupero architettonico.
Per chiudere l’anello, da Paraloup si ritorna indietro seguendo la segnaletica per Valloriate/Borgata Partigiana Cavagna percorrendo un bel sentiero (ciò che rimane di una ampia pista carrabile usata un tempo dai montanari per la fienagione sulle pendici del Tagliarè) che con un lungo traverso arriva ad un bivio, in entrambi i casi si arriva a Chiotti, però il sentiero di dx permette di passare per Cavagna. Lungo questo traverso si incontra anche un interessante pannello detto “La costa ‘d Simoun”, forse dal nome di un montanaro proprietario di terreni su una costa che si stacca dal Tagliarè.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.14 Valle Grana, Bassa Valle Stura di Demonte