Presso la fine dell’asfalto, si prende una carrareccia erbosa che sale sulla destra (sbarra, segnavia ▲). Questa guadagna subito quota con alcuni tornanti, poi aggira uno sperone boscoso e, lasciata a destra la mulattiera della “Via diretta” al Monte Argentea (segnavia ☆)si inserisce, dall’alto, nel vallone del Rio di Lerca. Si prosegue con salita costante, con belle vedute sull’altro lato del vallone sulle strutture rocciose del Bric Camulà (817 m) e sull’imponente Monte Rama. Attraversata una ripida pietraia (muri di pietre a secco) e raggiunto un bel punto panoramico con ometti di pietre, si abbandona il proseguimento della carrareccia (ind. per “Canyoning Rio di Lerca”) per prendere una bella mulattiera sulla destra (sempre segnavia ▲), che prosegue a salire per boschi e pietraie. Superati un paio di modesti rii, la mulattiera entra in un bel bosco rado di pini per uscirne più in alto, all’inizio dell’ondulato ed erboso Piano delle Segage (637 m, h 1,15 da Campo): impressionante veduta sull’incombente appicco della Punta Querzola.
Il sentiero risale il prato sul suo margine inferiore fino al modesto casolare (ristrutturato molto spartanamente) del Ricovero delle Segage, che può offrire occasionale riparo, dal ricovero delle Segage portarsi all’evidente intaglio -colle Tuschetti- tra Punta Tuschetti e l’anticima di Punta Ciné ( l’intaglio si trova al termine della cresta Segage posta di fronte al ricovero), per raggiungere il quale occorre inoltrarsi tra sterpaglie (senza una vera traccia di sentiero) e per un boschetto, infine per un ripido canale erboso.
Descrizione della via:
Dal colletto Tuschetti salire in breve, direttamente sul filo (roccette), Punta Tuschetti 763m (piccola croce in ferro nascosta tra le rocce).
Scesi di nuovo al colletto, lasciar perdere l’esile traccia che aggira il filo di cresta che difende l’anticima di punta Ciné, ma attaccarlo direttamente. Si affronta qualche divertente passo di II+/III, e, sempre seguendo il filo e cercando le difficoltà, si arriva aull’anticima. Si prosegue lungo il filo, sempre con passi di facile arrampicata, e si arriva a toccare la sommità di punta Ciné 788m.
Scesi a forcella Ciné, si prosegue verso Rocca Turchina, sempre andando a cercarsi i risalti rocciosi che spuntano dal pendio, che offrono la possibilità di fare qualche divertente passaggio. Volendo cercarsi le difficoltà maggiori, si riesce a toccare la sommità di Rocca Turchina 822m con brevi passaggi di III/IV. Dalla Rocca Turchina bella veduta sull’Argentea e sulla cresta S/O, oltre ai risalti che difendono la vetta rocciosa della Rocca Negra 941m e della Punta du Cian 939 m, andando a cercarsi le difficoltà maggiori, si riescono a trovare difficoltà dal II al IV, con brevi passi anche di IV+.
Recuperato il sentiero in corrispondenza della Collettassa, lo si segue in direzione Nord-Ovest (segnavia: A rossa), andando a raggiungere l’attacco della cresta Sud-Ovest. L’itinerario indicato e percoso per la prima volta da Andrea Parodi nel 2010 parte in corrispondenza di una targa, ben visibile sulla mulattiera, presso una sorta di forcella rocciosa. Esso presenta difficoltà molto modeste (I/II). Noi, volendo ricercare difficoltà maggiori, siamo tornati sui nostri passi per una cinquantina di metri, attaccando subito a destra di un bello sperone (se salito direttamente, bella alternativa, con difficoltà di V+). Risalendolo immediatamente a destra, invece, le difficoltà si limitano al III+/IV, e permettono di sbucare in cima allo sperone. Si segue il filo, più semplice; continuando, si giunge a un piccolo ometto di pietre, che segna il ricongiungimento con l’itinerario di Parodi. A questo punto, si possono nuovamente ricercare maggiori difficoltà del I/II, seguendo il filo su begli spuntoni e affrontando direttamente tutti i risalti presenti, che presentano anche una certa esposizione in alcuni punti (IV).
Le difficoltà diminuiscono di nuovo (I/II) e si arriva sulla panoramica vetta del monte Argentea 1082m (Madonnina in vetta).
Da qui è possibile, in pochi minuti, raggiungere il rifugio Argentea 1088m, spesso chiuso. Discesa ritornando sulla vetta del monte Argentea e seguendo la via Diretta (segnavia: una stella bianca), che scende ripidamente verso Campo (qualcosa in più di un paio d’ore dal rifugio Argentea). Oppure prima del rifugio Argentea un sentierino scende al Ricovero Padre Rino, davanti allo stesso sul fianco dx prosegue un sentiero segnavia triangolo rosso che passa dal Ricovero Segage e scende a case Soprane.
- Cartografia:
- Comunità Montana Argentea