Si può salire come meta a se stante oppure combinarla con la salita della vicina Tete de Fonteinte.
Dalla piazzola-parcheggio di quota 1700 m. oppure dai pressi del ponte che attraversa il torrente Farcoz a quota 1730 m. a seconda dell’innevamento si segue brevemente la strada per il Colle del Gran San Bernardo, si supera il ponte e poi si volge a destra seguendo la vecchia mulattiera che si snoda appena sotto la strada di accesso al tunnel del Gran San Bernardo. La mulattiera sale in leggera salita e poi a mezzacosta sotto il grande viadotto del tunnel, passando nei pressi di una malga, supera un boschetto, e, passando sotto il viadotto nei pressi della vecchia dogana di Praz d’Arc a quota 1880 m, raggiunge un grande pianoro noto come Plan d’Arc m. 1940. Dal pianoro si piega a destra salendo un pendio che porta nuovamente sulla strada per il colle che si segue brevemente fino alla prima curva, dove è possibile salire a destra lungo una serie di pendii che consentono di tagliare numerosi tornanti della strada, ci sono tratti ripidi che richiedono buone condizioni dell’innevamento, superando alcuni valloncelli sotto la strada carrozzabile che portano nei pressi della Casa Cantoniera m. 2203. Da qui, senza seguire la stradina si sale il grande avvallamento tenendosi appena sotto la Tour des Fous prima a sinistra e poi a destra in leggera salita raggiungendo l’alpeggio della Montagna Baus m. 2350. Dall’alpeggio si segue il valloncello di destra, entrando in una specie di pendio-canale, che si risale tenendo prima la destra e poi volgendo a sinistra, fino a raggiungere un ampio pianoro a quota 2550 m dove sono ben visibili a destra il Colle della Fenetre de Ferret e la Tete de Fenetre. Fino a questo pianoro l’itinerario di salita è in comune a quello del Mont Fourchon. Dal pianoro, tralasciate le tracce che proseguono a sinistra verso il Fourchon, si piega a destra e con una diagonale si sale il pendio soprastante in direzione della Fenetre de Ferret (che non si raggiunge!), in quanto si sale con percorso diretto il pendio (non particolarmente ripido, con neve dura potrebbero essere necessari piccozza e ramponi) che porta sull’ampia dorsale finale, dove volgendo a sinistra e seguendone il filo, con un breve tratto ripido e una crestina più sottile negli ultimi metri, si raggiunge la cima.
In discesa si percorre a ritroso lo stesso itinerario di salita.
- Cartografia:
- Carta dei sentieri n. 5 Gran San Bernardo Ollomont - L'Escursionista editore scala 1:25000 ; CNS foglio 1365 - Gran San Bernardo. Scala 1:25000