Prestare attenzione alla ricerca dell'itinerario dall'alpe Bedriola fino al passo Cazzola, ci sono segni sbiaditi e la traccia a volte è poco agevole e/o invasa dalla vegetazione.
Il traverso (in territorio svizzero) dal passo Cazzola alla Bocchetta della Crosa è una distesa immensa di massi (ben segnata) a volte stabili, altre no.
La discesa dalla Bocchetta della Crosa sul Pian delle Creste è protetta da una serie di catene visto che i primi 100 m di dislivello si svolgono su pietraia marcia e terricio.
Nessuna difficolta' per raggiungere il Tamier Pass, in discesa da esso la traccia passa su terreno marcio e un po' friabile.
Traversata Formazza - Val Bavona
1° GIORNO
Da Valdo, passato il Toce raggiungere il ristorante Genzianella, dove si vedranno delle indicazioni Cai, prendere per l’alpe Bedriola 1798m – 1.15h, dall’alpe seguire per il passo Cazzola. Ora il sentiero diventa impervio e di non evidentissima individuazione, comunque passando per l’alpe Cazzola e risalendo il vallone detritico si raggiunge il Passo Cazzola in 3.30-3.40 h.
Giunti al Passo Cazzola seguire le indicazioni sulla sx (guardando in laghi della Crosa) vernice “Pian delle Creste” e seguire i segni blu.
Parte quindi un traverso eterno che con vari sali scendi ( vista magnifica sui laghetti della Crosa)porta ad un laghetto senza nome da dove inizia la erta salita (sempre su massi, insatbili) per la forcella perfetta della Bocchetta della Crosa 2480m – 5h-5.15h.
Dalla forcella si individua bene il Pian delle Creste e il suo vallone, una serie di catene (nuove) permette di scendere 100 m aiutando su terreno friabile e pericoloso.
Al termine delle catene si passa affianco allo splendido lago di Antabia e si scende al Rifugio Pian delle Creste (Ottimo rifugio)
2° GIORNO
Dal rifugio seguire le indicazioni (vernice rossa e bianca) per il Tamier Pass che su terreno ripido conducono all’omonimo valico 2772 m – 2h.
Dal passo rientrare in Italia per l’evidentissimo canalone, affidandosi a sbiaditi segni di vernice rossa, a volte di non elementare individuazione.
La prima parte di discesa si svolge su nevai residui e terreno friabile.
Si scende cosi ai pascoli dell’alpe Tamia 2061 m – 3.5 h, e da qui sempre scendendo si trovano indicazioni per Canza o Tamia, prendere per Tamia e andare quindi verso sx.
Da qui inizia un lunghissimo traverso in saliscendi (sentiero non bello e a volte esposto) che passando per l’Alpe Tamia, supera alcuni paravalanghe e risporta all’Alpe Bedriola 1798 m – 5h.
Dall’alpe Bedriola seguendo il sentiero percorso il giorno precedente si ritorna a Valdo – 6h