1° giorno. Dal parcheggio a fine strada a Melag – Melago, si scende brevemente indietro sulla strada fino alle case di Wies-Masoprato; dalle case si imbocca il sentiero tra due staccionate fino ad incontrare il bivio con il sentiero 7 (detto anello Alta Valle Lunga) che passa al di sopra di una staccionata che separa i prati falciati dal pascolo soprastante e si procede in piano a sinistra; in breve si è ad un bivio ed iniziare a salire (allo stesso punto si giunge dalle sottostanti case Kappl-Cappella che può essere ugualmente un altro punto di partenza).
Salire lungamente il panoramico sentiero (sempre 7), passare una zona di paravalanghe poi su un dosso con piccolo casotto in pietra e tetto in scandole di legno e proseguire, attraversare a sinistra un ruscelletto, continuare la salita fino ad incontrare un bivio; abbandonare il sentiero 7 che devia in piano a destra, ma continuare a salire brevemente fino ad un altro bivio; non proseguire a sinistra in piano sul sentiero più battuto ma continuare invece a salire su traccia di sentiero meno battuta ma comunque segnalata che passa al di sopra di tre laghetti e sale infine a svolte un pendio che conduce ad un colle tra alcune roccette (Passo della Cappella – Radurschlscharte m. 2.872) posto alla destra del Monte Cantone che è posto sul confine IT-A.
Si scende sull’altro versante, per circa 200 mt. su una pietraia di grossi massi seguendo ometti e segni biancorossi fino al ripiano della valletta del Pfundsertalbach dove si incontra un sentiero che giunge da sinistra dal Seekarjoch e si continua a scendere sullo stesso a sinistra del ruscello, si passa in una zona di acquitrini giungendo poi ad un fabbricato (Zollhutte) posto su un dosso dal quale è visibile il sottostante rifugio, si attraversa il rio su una passerella (dove vi è il bivio per la salita del giorno seguente) ed in breve si scende al rifugio Hohenzollernhaus m. 2.123 posto su un dosso in un boschetto di cirmoli, servito da teleferica (previste ore 5). Cena e pernottamento, di solito grappa offerta dal gestore.
2° giorno. Dal rifugio Hohenzollernhaus, si risale brevemente il sentiero sceso il giorno prima fino al bivio nei pressi dello Zollhutte, non si supera la passerella ma si sale sul sentiero 902 a sinistra il quale si inoltra in un valloncello e sale facilmente fino ad un passaggio alla sinistra di una testata morenica da superare su roccette con l’ausilio di un breve tratto di corde fisse e si prosegue sul sentiero che attraversa varie pietraie e zone erbose fino ad un bivio.
(Al bivio, volendo si può salire al Glochturm m. 3.355, in tal caso si devia a destra si va verso il residuo del ghiacciaio Huttekarferner per salire lungo un canaletto un po’ ripido ad una selletta a destra del Riffljoch per proseguire a destra sulla cresta verso la vetta e scendere sulla via normale al rifugio Gepatschhaus; vedi itinerario recensito).
Per il giro, dal bivio si sale a sinistra il pendio che supera un tratto di roccette le quali obbligano all’uso delle mani, per infine giungere al colle RotschragenJoch m. 2.965. Si scende sull’altro versante lungo un sostenuto canale di fini sfasciumi che per un centinaio di mt. è attrezzato con una corda fissa; si prosegue lungamente la discesa sul sentiero 932 prima su pietraie poi su tratti erbosi giungendo nella valletta del Kaiserseebach e continuando nella parte bassa su una sterrata la quale conduce verso l’alpeggio Nassereiner Alm. Giunti nei pressi di una passerella abbandonare la sterrata che va a sinistra ed imboccare a destra la passerella per seguire il sentiero Aachener Honenweg il quale attraversa lungamente tutto il versante, inizialmente su una stretta pista sterrata, poi su sentiero avente alcuni tratti poco evidenti inframmezzati da alcuni saliscendi con passaggi attrezzati ed alcune passerelle nelle gole dei ruscelli, con ottimi panorami sul sottostante lago Gepatsch Stausee. Al termine del traverso proseguire sul sentiero che scende verso una sterrata, continuare su questa verso destra, passare all’alpe Gepatsch Alm, scendere a superare un ponticello; appena dopo non proseguire sulla strada ma dirigersi a sinistra su tracce di sentiero che lungo un ampio pascolo, con ultimo tratto in salita conduce al dosso del rifugio Gepatschhaus m. 1.928, (previste ore 7) con vicino una chiesetta in legno (Maria Schnee). Cena e pernottamento; servizio molto efficiente.
Dal rifugio Gepatschhaus il giorno successivo si può fare la salita al Glockturm m. 3.355 lungo la sua via normale che sale al colle Riffljoch, con l’opzione di diminuire il dislivello se si può combinare l’orario con il bus che sale sulla Kaunertaler GletscherStrasse verso le stazioni degli impianti.
3° giorno. Dal rifugio Gepatschhaus seguire la strada Kaunertaler GletscherStrasse fino al tornante nei pressi della stazione bassa degli impianti Ochsenalbahn m. 2.170 (oppure volendo ridurre il lungo spostamento iniziale sulla strada, ma con percorso un po’ avventuroso, dal rifugio scendere sul sentiero al ponte dell’alpe Gepatsch Alm, attraversarlo ed appena al di sopra dell’alpe salire in una comba aperta senza sentiero, gradualmente spostarsi a sinistra nella rada pineta ed attraversare sempre a sinistra dei pendii abbastanza sostenuti, fino a raggiungere il terzo tornante verso nord della strada a quota 2.045, per poi proseguire sulla stessa); dal piazzale basso degli impianti imboccare a sinistra il sentiero ed attraversare un ponticello poi continuare sul sentiero che conduce al lago WeisSee che ha medesima direzione dell’impianto di risalita nel valloncello del rio Krummgampenbach il quale viene attraversato due volte su passerelle; raggiunto il lago WeisSee il sentiero risale il pendio soprastante, attraversa la strada, prosegue sul pendio superiore giungendo di nuovo sulla strada nei pressi di un tornante, (volendo ridurre il dislivello di salita, se compatibile con gli orari si può utilizzare il bus che sale sulla Kaunertaler GletscherStrasse con fermate nei pressi del lago WeisSee); dal tornante si prosegue per un centinaio di metri sulla strada per poi uscire e salire sui pendii superiori lungo il sentiero n. 44 che facilmente conduce al colle WeisSeejoch – Passo di Melago m. 2.968 che è posto sul confine IT-A.
Scendere sul versante opposto su sentiero tra pietraie con tratti ripidi fino a raggiungere il pianoro vallivo per poi percorrere la sponda destra del Rio Melago; si giunge al bivio del sentiero 7 (anello dell’Alta Valle Lunga) e si continua a scendere su questo; ad un bivio si incontra il sentiero che verso sinistra conduce al rifugio Weisskughelhutte-Pio XI alla Palla Bianca (eventuale opzione per un giro ad anello un pò più lungo che giunge nella testata della Valle Lunga per poi scendere a Melago); si scende fino a giungere al bivio con il sentiero 1A e su questo in breve si giunge direttamente a Melago (o proseguendo sempre sul sentiero 7 agli altri punti di partenza di Wies-Masoprato o Kappl-Cappella) (Previste ore 7).
- Cartografia:
- Tabacco 043 - Alta Val Venosta; AVS Karte Otztaler Alpen/Nauderer Berge
- Bibliografia:
- Cammelli Fabio - guida alle Alpi Passirie, Breonie e Giogaia di Tessa