Note
Storico
850m
2Km
3.9Km
6.1Km
6.2Km
6.6Km
6.7Km
7Km
8.2Km
8.2Km
La via è stata aperta e chiodata interamente dal basso e si sviluppa sul torrione più a destra dell'anfiteatro roccioso del versante sud/sud-est del Monte Cucetto. Si trova a circa 400 metri a destra della Via dei Torrioni di Fiorenzo Michelin (vedi bibliografia); l'accesso a piedi è indipendente.
Il nome del Torrione è dovuto alla presenza stanziale di questi splendidi animali; nel frequentare la zona cercate di non spaventarli.
Materiale: 2 mezze corde da 60 (per arrivare comodi agli zaini con ultima doppia). Qualche friend, dallo 0.5 al 2 BD utili in L5.
Avvicinamento
Il nome del Torrione è dovuto alla presenza stanziale di questi splendidi animali; nel frequentare la zona cercate di non spaventarli.
Materiale: 2 mezze corde da 60 (per arrivare comodi agli zaini con ultima doppia). Qualche friend, dallo 0.5 al 2 BD utili in L5.
Percorrere la Val Chisone; appena usciti dall'abitato di Pinasca prendere il bivio a destra per Gran Dubbione. Percorrere tutta la strada (scollinando due volte) per entrare nel vallone. Posteggiare l'auto nei pressi dell'Osteria dei 7 ponti.
Accesso a piedi (ometti e bolli arancio): dall’Osteria ripercorrere a ritroso la strada asfaltata tornando alla prima semicurva (circa 100 metri dall’Osteria). Freccia arancio e lettera ‘D’ su un palo in cemento.
Qui individuare una piccola traccia diagonale che risale la riva della strada e porta nel bosco. Entrati nel bosco, andare sempre dritti in salita tenendosi sul vago crestone boscoso per circa 15 minuti (in questo tratto si incrocia e si percorre in parte un sentiero con bolli bianco-rossi, fino al punto in cui questo devia a mezzacosta a sinistra; in quel punto bolli e freccia arancio, andare dritti in salita).
Dopo poco, nei pressi di un tronco mozzato di betulla deviare a destra per raggiungere, dopo circa 100 metri, una prima piccola pietraia. Attraversarla in piano verso destra; al suo termine entrare in un secondo tratto di bosco. Qui salire inizialmente dritti e successivamente con percorso sinuoso fino a raggiungere la seconda e più grande pietraia, circondata da torrioni e paretine. Risalire la pietraia fino al suo termine, dove si trova la parete. L’attacco della via è all’estrema sinistra. Scritta alla base. Circa 45-50 minuti dall’auto (consigliati scarponcini, soprattutto per la discesa).
Descrizione
Accesso a piedi (ometti e bolli arancio): dall’Osteria ripercorrere a ritroso la strada asfaltata tornando alla prima semicurva (circa 100 metri dall’Osteria). Freccia arancio e lettera ‘D’ su un palo in cemento.
Qui individuare una piccola traccia diagonale che risale la riva della strada e porta nel bosco. Entrati nel bosco, andare sempre dritti in salita tenendosi sul vago crestone boscoso per circa 15 minuti (in questo tratto si incrocia e si percorre in parte un sentiero con bolli bianco-rossi, fino al punto in cui questo devia a mezzacosta a sinistra; in quel punto bolli e freccia arancio, andare dritti in salita).
Dopo poco, nei pressi di un tronco mozzato di betulla deviare a destra per raggiungere, dopo circa 100 metri, una prima piccola pietraia. Attraversarla in piano verso destra; al suo termine entrare in un secondo tratto di bosco. Qui salire inizialmente dritti e successivamente con percorso sinuoso fino a raggiungere la seconda e più grande pietraia, circondata da torrioni e paretine. Risalire la pietraia fino al suo termine, dove si trova la parete. L’attacco della via è all’estrema sinistra. Scritta alla base. Circa 45-50 minuti dall’auto (consigliati scarponcini, soprattutto per la discesa).
- L1: dopo un primo gradino/tettino, seguire la linea di muretti e placche. 30 metri; sosta da collegare. Un paio di passi tecnici sul 6a.
- L2: partenza facile poi muro tecnico; tettino fessurato e muretto finale. 30 metri; sosta con calata. 5c/6a.
- L3: facile trasferimento orizzontale verso sx. 15 metri; sosta da collegare.
- L4: muretto lavorato; poi placche e fessure fino a un comodo terrazzo. 25 metri; sosta di calata; 5b.
- L5: muro articolato (primi 3 spit, 6a), poi traversare un paio di metri a sx per entrare nella più facile rampa-fessura diagonale, da proteggere. Sosta da collegare al suo termine, su aereo pilastrino.
- L6: bel muro lavorato iniziale (primi 4 spit, 6a/6a+), poi sempre dritto e su terreno più facile fino al termine della via.
Discesa: con tre doppie da S6, S4, S2.
Un enorme ringraziamento a Tatù e SuperMax per l'essenziale opera di supporto logistico e psicologico.
Grazie molte anche a Frank e Dario per la conclusiva pulitura, la sistemazione del sentiero e le prime ripetizioni.
La via è dedicata alla memoria di una grande amica, che ora ci guarda dal cielo.
Grazie molte anche a Frank e Dario per la conclusiva pulitura, la sistemazione del sentiero e le prime ripetizioni.
La via è dedicata alla memoria di una grande amica, che ora ci guarda dal cielo.
- Bibliografia:
- Roccia d'autore (F. Michelin) - Passaggio a Nord Ovest (M. Oviglia - F. Michelin)
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