Dal ponte raggiungere velocemente per ottimo sentiero il Col di Boselia (1111m). Da lì a sx breve risalita al Monte Chaberta, 1286m, proteso a picco su La Brigue e curioso per diventare glabro di alberi e alberelli pochi metri prima della vetta (ometto).
Ridiscesi al colle, rimontare il largo costone verso il Bergiorin, reperendo due enormi taniche d’acqua al servizio delle adiacenti costruzioni, e poi risalendo a piacere una traccia progressivamente sempre più marcata che risale con lunghi,ripidi e talvolta un poco esposti tornanti il pendio (puntini gialli); un lunghissimo diagonale verso la sx salendo (N) porta a raggiungere il dossone a picco su Tenda e sul vallon du Rèfrei.
Terminato il sentiero si vira a dx (E) per risalire il crestone, ora meno largo, e si perviene in breve all’anticima 1632m, ragguardevole panorama sia verso la zona del Bego e dell’Abisso ma soprattutto verso l’imponente (oggi candida) bastionata Velega Bertrand Missoun Saccarello. Proseguendo per cresta, dopo aver superato in breve discesa una sella, si arriva alla vetta del Bergiorin 1679m (interessante la cima gemella Crete d’Ugail, 1666m, ubicata poco più a N).
Dalla vetta proseguire sempre facilmente per cresta in direzione SE verso l’evidente Cime de Lardères (piccolo cumulo di pietre, fuori dalla fascia arborea), che si raggiunge in circa 30 minuti e che costituisce il lato est del piccolo e ripido anfiteatro ad imbuto del Bergiorin.
Anzichè chiudere il cerchio verso S (dx), appare più invitante proseguire verso SE (sx)seguendo una cresta boscosa/cespugliosa che delimita con la predetta cresta principale un impluvio meno ripido del predetto anfiteatro (direzione in linea d’aria verso il Vallon de la Madone e il Saccarello, tenendo sulla sx l’abitato di Morignole).
Quando detta cresta presenta un salto di roccia, cominciare a calarsi verso dx nell’impluvio (no sentiero) puntando verso il basso una macchia d’alberi e un’evidente baita larga e piatta posta su un vasto pianoro ubicato sempre in corrispondenza della presetta cresta, 1050m circa, cucuzzolo boscoso di fronte.
Da lì o si gira a sx verso Morignole dirigendosi verso la rotabile(tracce di sentiero subito dopo la baita, ma poi terreno eroso, dirupato, ripido, corso d’acqua) oppure ci si cala verso dx (SE) per vecchi, antichi terrazzamenti abbandonati (traccia) fino a raggiungere nel fondo del valloncello una vecchissima costruzione ricoperta di vegetazione, corso d’acqua con rumorosa cascatella.
Lo si attraversa reperendo a dx un’evidente ma abbandonato sentiero che compie un lungo diagonale a semicerchio sopra la boschina puntando verso la strada asfaltata che conduce a Briga.
Allorchè il sentiero si perde in mille rivoli e tracce di capre occorre districarsi calandosi al meglio nella fitta boschina che precede la strada, raggiungendola transitando nei pressi di alcuni terreni malamente recintati e costruzioni in cattivo stato di conservazione.
Si raggiunge la rotabile più o meno a metà tra l’incrocio per Notre Dame des Fontaines e il magnifico Pont du Coq. Non resta che percorrere poco più di 1 km di asfalto a dx verso Briga.
- Cartografia:
- IGC 1:50.000 8 Alpi Marittime e Liguri, IGN 3841 OT
- Bibliografia:
- In cima Alpi Liguri (parziale)