Si imbocca la carrareccia, che piega verso destra, e la si abbandona subito per seguire una mulattiera che sale verso sinistra fino a ad incrociare, dopo breve tratto, nuovamente la strada. Si segue quest’ ultima brevemente verso sinistra e si riprende la mulattiera che, salendo con ripide svolte, ritrova la poderale all’ altezza dell’ Alpe Les Planes (1514m). Da quest’ ultima seguire la carrareccia che si tiene sulla sinistra orografica del vallone ignorando, quasi subito, una diramazione che a destra conduce nella comba di Valfreyde. Attraversato il torrente d’ Arpisson si guadagna la sua destra orografica e si prosegue lungo la poderale, tagliando i numerosi tornanti, fino al suo termine all’ altezza dell’ Alpe Foillou (distrutta, 2092m). Qui il vallone di Arpisson diviene decisamente ripido e lo si abbandona seguendo i regolari pendii, inizialmente in rado bosco di larici, che sulla destra orografica, portano nella sciisticamente magnifica comba laterale (non intuibile dal basso) che si apre ai piedi della costiera Punta di Senevè-Téte d’ Arpisson. Questa diramazione risulta essere separata dal ramo principale della comba di Arpisson da un crestone che con direzione nord scende direttamente dalla cima della Téte d’ Arpisson. Si sale inizialmente con direzione est fin quasi a raggiungere il Col Foillou (2437m), possibile meta alternativa (come la vicina Becca Noail), che però priva la gita della sua parte più interessante. Non si raggiunge il colle, ma piegando decisamente verso sud si prosegue lungo il fondo della comba fin quando uno “spalto” consente di raggiungere verso destra, la cresta che scende in direzione nord dalla Téte d’ Arpisson. Si segue quest’ ultima, qui ampio costone, per tratto variabile, in funzione dell’ innevamento e della sicurezza dei pendii, fino a quando non diviene conveniente traversare verso sinistra in direzione della selletta che si apre ai piedi dell’ ultimo, ripido tratto della cresta orientale della Téte d’ Arpisson. Lungo quest’ ultima brevemente in vetta (una settantina di metri; con l’ innevamento attuale alcuni passaggi di II e III non esposti).
- Cartografia:
- IGC foglio 5 Cervino e Monte Rosa
- Bibliografia:
- Guida dei Monti d' Italia Alpi Pennine vol. II