Da S.Anna di Bellino, imboccare la larga mulattiera lastricata che si dirige verso Ovest (indicazione Colle di Bellino, Colle dell’Autaret), raggiunge in breve Pian Ceiol e supera la gola rocciosa delle “Barricate” e poi continuare fino alle Grange dell’Autaret (2540m).
Dalle baite si prosegue per breve tratto sul sentiero per la Bassa di Terrarossa e il Monte Maniglia, fino a giungere ad un bivio, dove si trascura la diramazione di sinistra per seguire la traccia che sale a destra fino a raggiungere il vastissimo altopiano erboso chiuso a Ovest dal Monte Maniglia e a Nord e ad Est dalle creste che si diramano della Testa dell’Autaret.
Raggiunto un ricovero poco sotto il Colle dell’Autaret, dove i prati lasciano il posto alle pietraie, si abbandona la traccia di sentiero salendo in diagonale verso destra su un ripido pendio di terra e detriti raggiungendo la cresta Ovest della nostra meta a monte di 2 evidenti affioramenti rocciosi.
Dalla cima mirare verso destra verso la cresta e non appena possibile scendere tra evidenti sfasciumi (circa 35°) verso la piana francese. Tralasciare il colle e puntare verso la parete del Pelvo dove le pendenze rimangono sostenute fino alla croce.
Dalla croce si affronta una seconda discesa tra sfaciumi, meno ripida della precedente, e si giunge in un evidente sentiero, sulla cresta, che porta alla base della Punta del Vallone. Per arrivare al colle della Malacosta (3093m) si affronta un pendio, con qualche passaggio più impegantivo e un lungo traverso molto ricco di sfasciumi. Dal colle in circa 15 minuti si arriva molto facilmente sull’ampia cima della Testa di Malacosta.
Per ritornare a S.Anna di Bellino dal colle si segue la traccia di sentiero, che in parecchi punti, soprattutto nei prati si perde, che si ricongiunge dopo circa 1,45 h con quello che porta al Boerio.
- Cartografia:
- Monviso- Istituto geografico Centrale. 1: 50000