Itinerario abbastanza lungo (15 km) che permette di visitare due lati molto diversi della zona. All'andata la severa alta valle dell'Orco con in primo piano le Levanne e la cima del Carro, al ritorno i riposanti ripiani cosparsi di laghetti glaciali che portano al Nivolet, con bei panorami su Grivola e Grand Nomenon .
Si percorre la mulattiera reale diretta al colle della Terra per circa un’ora, fino a trovare sulla destra una casermetta.
Poco dopo parte a sinistra un’esile traccia, segnata da pochi ometti, che sale all’alpe Comba, ormai abbandonata , e poi su bei prati. La traccia prosegue regolare verso nord-est, raggiungendo su incredibili ed enormi placconate di roccia liscia lo splendido lago azzurro del Gias di Beu. Da qui il percorso si fa più difficile, su pietraia instabile, sempre comunque segnato da ometti.
Si prosegue verso nord fra vari altri laghetti, sfiorando il Col Ferauda ( da lasciare a sinistra) e salendo sempre su mobili pietraie nella conca dell’ex-ghiacciaio, passare sotto al Colle di Punta Fourà. Continuare verso nord, piegando gradualmente a destra salendo. Portarsi a sinistra degli evidenti salti rocciosi sotto la Seiva e salire su roccette e sfasciumi fino a raggiungere la cresta. Qui compare davanti il Gran Paradiso.
Da qui piegare a sinistra su rocce facili, prima sul versante ovest poi piegando a destra, raggiungendo così il crestone di vetta dove ci si può fermare.
La vetta vera e propria è il dente posto al termine nord del crestone, che presenta difficoltà di III (molto esposto).
Al ritorno ridiscendere fino al piano sottostante la vetta, piegare a destra in direzione di un bel laghetto. Superarlo e proseguire su ciaplè, seguendo radi ometti che portano ad altri laghetti.
Il ciaplè termina su splendide placconate inframezzate a prati. Tenere sempre la sinistra seguendo gli ometti.
Un breve tratto di nuovo di pietre e si raggiunge il fondovalle in prossimità della stradina che scende dal piano del Nivolet.
Da qui agevolmente si raggiunge per strada il colle e poi si ridiscende fino al lago Civetta, chiudendo l’anello.
- Cartografia:
- Carta IGC n° 3