Dal park delle Terme di Valdieri (m.1385) si raggiunge l’imbocco del Pian del Valasco tramite mulattiera alternata a sentiero. Qui si taglia a sinistra, si attraversa un ponticello di legno, si passa nei pressi di una costruzione in lamiera e si prosegue tra erba e pini cembri verso la sponda sinistra orografica del rio che scende dalla Valcuca. Si rintraccia il sentiero che si fa via via più ripido e lo si segue fino al lago di Valcuca (m.2180).
Si prosegue subito a sinistra del lago (direzione nord), si sale un pendio detritico, si attraversa una pietraia e si va a rintracciare un canalino erboso ben visibile che conduce direttamente in cresta.
Nei primi 40-50 metri si alternano tratti erbosi, grossi blocchi di pietra e arbusti che si contornano senza particolari difficoltà; poi la cresta si fa più interessante e la progressione molto più tecnica: si scavalcano spuntoni e intagli, placche più lisce e tratti più affilati con esposizioni anche notevoli.
Si giunge così alla prima punta a quota m.2392. Si scende ora poco a sinistra del filo (lato Valcuberta) per una decina di metri fino ad un intaglio.
Si attacca così la cresta ovest dell’anticima nord della Rocca di S.Giovanni, dapprima per una placconata rocciosa a tratti lichenata, quindi per rocce articolate che conducono in punta (m.2628) sullo spartiacque principale Valasco-Valletta. Ora si prosegue verso sud sul filo qualche metro, si scende ad un intaglio e si risale fino a toccare la massima elevazione a 2635 m.
Sempre in direzione sud si continua sul filo e si comincia la traversata della lunga cresta sud (di S.Giovanni) fino al Colletto del Valasco. Si scende ancora quelche metro per poi risalire all’anticima sud (m.2627). Si prosegue ora con numerosi saliscendi tra esili crestine e grossi massi a volte instabili fino al punto nodale a quota 2567 m. Qui la cresta si divide: una parte si allunga verso ponente fino alla non lontana cima di Valcuca, mentre l’altra continua in direzione della conca dei laghi di Fremamorta. Si prosegue quindi in quest’ultima direzione mantenendo il più possibile il filo o a volte leggermente alla sua sinistra dominando da un lato la bella strada militare che scende in Valmorta e dall’altro l’imponente versante occidentale della Serra dell’Argentera, fino all’ultima rampa che porta ad una punta senza nome a 2561 m. Da qui si perde quota tra erba e detriti fino alla conca del lago sottano di Fremamorta.
Per la discesa si può scegliere se ritornare alle Terme lungo il vallone del Valasco oppure scendere al Gias delle Mosche e rientrare nel Vallone della Valletta.
- Cartografia:
- Carta dei sentieri Parco naturale Alpi Marittime 1 : 25.000