L'uscita diretta al passo e' resa delicata per la presenza di liscie placce ripide che, se ricoperte di neve, invitano a uscire sulla destra su verticali balze rocciose ricche di appigli ma con una certa esposizione.
La cima sulla cartografia italiana è quotata 3410 m.
Da Forno con sentiero 315 per il Rif.Daviso fino al bivio con sent.316 per rif. Ferreri (palina indicatrice x il rifugio, poco piu’ che un ricovero). Risalirlo, molto ripido all’inizio e anche dopo, catene nei tratti piu’ erti. Procedere a sx in direzione del Passo delle Lose. Proseguire dritti nel vallone lungo l’erta morena (dopo un po’ di ripida salita ci si imbatte nei resti del biv. Rivero 2554m, divelto da una valanga parecchi anni orsono).
Proseguire in direzione ovest attraversando il ghiacciaio del Mulinet e quel poco che resta di esso fino alla base della costola che delimita a sx il fondo del canale che da accesso al passo di S.Stefano.
Superata la crepaccia meglio sulla dx su un esile ma solida crestina di ghiaccio (ramponi e picca indispensabili),una lingua di neve porta all’ingresso del canale che si suggerirebbe di risalire per le minori difficolta’ a favore di una piu’ veloce progressione. Oppure piu’ a sx direttamente sul filo ma con difficolta’ di III III+.
Giunti al passo ci si affaccia sul quasi pianeggiante ghiacciaio du Gran Mean, e lo si attraversa in direzione sud sud-est risalendo facilmente su neve e in ultimo su facili roccette il tratto che lo separa dal passo, fino in punta alla Monfred (ore 6-6.30 da Forno).
Sempre mantenendo il filo di cresta (di confine) in direzione ovest sud-ovest, si scende alla depressione formante il colle Monfret.
Con un impennata sul filo (passi di II) si perviene ad un anticima che precede la vetta vera e propria della P.Francesetti che si guadagna previo breve discesa e corta risalita finale per neve (punto piu’ elevato raggiunto). Continuare restando sulla linea di confine scendendo facilmente al Passo delle Disgrazie.
Energie e tempo dalla propria parte consigliano una eventuale salita della cima di Piatou nord, da dove di sicuro un eccellente panorama.
Riguadagnato il colle non resta che chiudere l’anello scendendo l’aggettante canale.
Si consiglia l’uso dei ramponi, per consentire un minimo di presa sul terreno infido e franoso. Poi su neve e consentito uscire dal canale con maggior sicurezza grazie all’uso adeguato di piccozza e ramponi.
Molto lungo il rientro per il vallone di Sea a chiudere l’anello al punto di partenza (dalla Monfret alla Piatou ore 2-2.30, dal Passo delle Disgrazie a Forno, aggiungere altre 3ore 3.30 per un totale tutto il giro completo di ca 11-12ore)
- Cartografia:
- IGC 1:25.000 Rocciamelone Levanne Alte valli di Lanzo
- Bibliografia:
- Guida Monti d'Italia Alpi graie