Il sentiero parte nei pressi di un lavatoio, posto poco oltre il ponte ove la strada statale attraversa il torrente Eugio.
La traccia attraversa i prati e si dirige verso il bosco, lasciando alla sua sinistra una casa abbandonata e ricongiungendosi tosto con la “strada delle vacche” proveniente da Casetti.
Seguendo la mulattiera si arriva ad un cappella votiva, nei pressi della quale un cartello giallo ci indica che stiamo entrando nel territorio del Pngp (10 min). Qui arriva anche il sentiero proveniente dalla fraz. Roncore e cominciano i segni rossi (scendendolo fino alla vicina passerella (quotata 715 m) potrete osservare una bella cascata).
Dal pilone votivo il sentiero si inerpica ripido sul versante dx idr. del vallone, mantenendosi sul bordo della gola ove scorre il torrente; quindi nei pressi di una abitazione abbandonata svolta a sin. e sale, attraverso un vecchio bosco di castagni, sino alla frazione Balmetta 1040 m (30 min). Qui occorre fare attenzione: appena entrati nel gruppo di case, non girare sul sentiero a sin. (SEGNALI ERRATI), ma continuare lungo la traccia giusta, che sale fino a raggiungere le ultime abitazioni e “si stacca a monte di quella segnata con il n°10 “(1). Al primo bivio dopo la frazione svoltare a destra (attenzione), raggiungendo così in poco tempo l’abitato di Vesol 1122 m (10 min). Qui era presente la scuola (è l’edificio nelle “migliori” condizioni) e, come ci dice il toponimo, abbiamo anche un buon punto di osservazione verso valle.
Abbandonata la borgata, il sentiero continua prima in leggera salita verso nord, poi per saliscendi raggiunge il fondo del vallone, fino ad attraversare il torrente su di una passerella in legno, nella cornice di uno splendido e maestoso bosco di faggi.
Il sentiero, tenendosi sempre piuttosto verso il corso d’acqua, esce quasi subito dal bosco per arrivare ai casolari dell’ alpe Uggieti 1252 m (25 min).
Da qui la traccia torna a salire più decisamente, attraversando nuovamente un bosco di faggi (se smarriste il percorso, tenete presente che il sentiero lascia alla sua sinistra una grande lastronata rocciosa posta poco oltre le case, per salire ripido sul versante sin. idr.), fino ad una spalletta erbosa, da cui ridiscende ad attraversare il torrente (visibili gli ancoraggi di una vecchia passerella).
Sull’altra sponda il sentiero risale ripido, lasciando a sin. una baita diroccata e, proseguendo lungo il pendio di erba e pietrame, raggiunge i resti di un altro gruppo di costruzioni. Vi raccomando di seguire sempre i segnali (a volte difficile quando l’erba è alta) e di non dare retta agli ometti di pietra, alcuni dei quali portano fuori strada in direzione del torrente, costringendovi poi ad una poco piacevole salita rododendri, pietraie e grandi massi (e dilatando sensibilmente i tempi). Da questo punto in poi il sentiero svolta a sinistra e, con interminabili svolte, percorre il ripido pendio erboso fino a raggiungere la strada sterrata che collega lo sbarramento con il punto di arrivo della cremagliera proveniente dalla centrale di Rosone. Seguirla verso ds. fino a raggiungere la diga (1h 15).
Attraversare lo sbarramento artificiale e seguire verso sinistra un’esile traccia ( ometti) che conduce ad un ripiano caratterizzato dalla presenza di un piccolo specchio d’acqua.
Trascurare la traccia a sx che attraversa il rio Eugio per raggiungere l’alpe Savolere e portarsi al fondo del ripiano, dove sulla destra parte un sentierino che con ripide svolte conduce in breve alle Alpi Losere di sotto 2185 m, da cui prosegue a sx dei ruderi fino a raggiungere le Alpi Losere superiore 2282 m, poste in prossimità dell’omonimo lago. A sx del lago la traccia di sentiero continua a salire, in direzione della testata del vallone principale ed in prossimità della spartiacque Losere-Eugio, fino ad una quota di 2450 m ca; proseguendo in piano nella stessa direzione è possibile toccare in pochi minuti il piccolo lago Losere superiore. Tornare sui propri passi e proseguire la salita lungo la traccia, che ora comincia a salire verso dx in direzione dell’evidente depressione della bocchetta Fioria 2622 m.
Dalla bocchetta percorrere l’elementare e larga cresta ( numerosi ometti), fino a raggiungere un’ultimo pendio detritico, superato il quale si giunge alla vasta e pianeggiante Piata di Lazin 3108 m.
- Cartografia:
- Carta 1:20000 Mu Edizioni Val Soana