L'itinerario invernale ricalca interamente il sentiero estivo e la presenza di bolli giallo-rossi sugli alberi facilita il mantenimento della giusta traccia. Il tratto che precede la cima è piuttosto ripido e, se la neve è ghiacciata, possono essere utili i ramponi.
Dalla piazzetta dove ha termine la strada per Orasso (703 m) ci si addentra tra le case. In prossimità di una fontanella si prende a destra (girando a sinistra ci si dirige in direzione Corsolo), fino alla piccola cappella “della Selva”.
Dalla cappella si diparte, a destra, il sentiero pianeggiante che porta a Bignag, mentre la mulattiera per Monte Vecchio sale diritta. Si sale dunque nel bosco tortuosamente, incontrando diverse baite isolate e tralasciando le deviazioni che via via si incrociano, fra le quali la più evidente è quella che si stacca a destra per Monte Cotto poco sotto Monte Vecchio. Il monte si trova quasi sulla verticale del paese e il sentiero alla sommità del bosco piega a sinistra per salire infine alle sue baite (1094 m).
Dal monte ci si alza perpendicolarmente sui pascoli in direzione di alcuni grandi faggi isolati. Da essi si continua a salire verso Ovest nel ripido bosco, attraversando in seguito gli spuntoni chiamati “Denti della Vecchia”.
Dalla bocchetta soprastante gli speroni rocciosi (1550 m, cartello) si raggiunge la sommità del Torriggia risalendo la dorsale, dapprima boscosa, che si alza direttamente dal valico con un erto tratto finale fino a raggiungere la croce di vetta (1703 m).
- Cartografia:
- Kompass N.97 - Varallo, Verbania, Lago d'Orta, Parco Nazionale Val Grande
- Bibliografia:
- Tracce bianche. Con le ciaspole e gli sci dal Lago Maggiore al Monte Rosa (N.3)