Nel primo tratto di costeggiano degli impianti di risalita, però l’impatto visivo è minimo e non disturbano troppo. Il periodo ideale per salire questa montagna va da metà aprile a maggio, da farsi quando gli impianti sciistici sono chiusi.
1) da Cuneo su raggiunge Borgo San Dalmazzo, dove si imbocca la SS21 e risale tutta la Valle Stura di Demonte, raggiungendo quindi il Colle della Maddalena m. 1996. Da qui si scende in territorio francese, seguendo la D900 oltrepassando Maison Meane, Larche e Meyronnes, prima di raggiungere un bivio nei pressi di Les Gleizolles dove va trascurata la diramazione di destra per il Col de Vars (D902) e si prosegue a sinistra sempre lungo la D900 fino a raggiungere La Condamine-Chatelard. Da qui si prende la strada D29 che volge a destra (indicazioni per Saint Anne La Condamine) e in breve su raggiunge la stazione sciistica di Saint Anne La Condamine, dove ci sono ampie possibilità di parcheggio.
2) Da Torino si raggiunge dapprima il valico del Monginevro seguendo la N94 che transita da Briancon, Argentière la Besse, fino a Guillestre, da qui occorre seguire a sinistra la D902 per il Col de Vars, raggiungendo il colle e scendendo poi sul versante opposto a Saint Paul en Ubaye e quindi arrivando a Les Gleizolles, dove seguendo il precedente itinerario si raggiunge quindi Saint Anne La Condamine.
da Saint Anne la Condamine si sale inizialmente lungo una stradina, che oltrepassa la partenza di alcuni impianti di risalita (télesiège du Melezet, des Mastretes e de l’Uvernage) per poi salire a mezza costa, fino a raggiungere una conca dove si trova una piccola costruzione in pietra (la Cabane m. 1985 su carte IGN). Si prosegue brevemente fino a raggiungere la base di un costolone, abbandonando quindi la stradina e le eventuali tracce che proseguono verso il Vallon Riou des Croues e verso la Tete des Croues. La nostra salita prosegue seguendo l’ampio costolone che prende rapidamente quota e sale non lontano dai piloni metallici della seggiovia dell’Uvernage, che si raggiungono solo nella parte alta, dove terminano, nei pressi di una piccola baracca in legno a quota 2355 m. (Volendo, o in caso di scarsa visibilità è anche possibile seguire tutto lo svolgimento della télesiège de l’Uvernage, dalla partenza al suo termine). Ora la cima e il restante percorso da fare sono ben visibili. Si scende per una ventina di metri e si raggiunge la parte iniziale della grande Combe de l’Uvernage. Si risale la comba, superando una prima parte di avvallamenti e dossi, tenendosi al centro del vallone, poi si risale decisamente prima verso sinistra, raggiungendo un piccolo avvallamento, mantenendosi poi a destra in vista di un colle (che non si raggiunge!) su terreno che gradualmente si fa più ripido. Si risale successivamente un pendio-canale ripido che passa pochi metri sotto il filo della cresta Nord delle Plastres, fino a raggiungere una piccola spalla, volgendo a destra per un altro pendio ripido si raggiunge la cresta Nord a circa 2800 m di quota. Non rimane quindi che seguire la cresta che in breve conduce in vetta a Les Plastres, (attenzione alle eventuali cornici rivolte verso destra lato Vallon du Berard).
In discesa non rimane che seguire a ritroso le tracce di salita fino al parcheggio.
Questa cima è situata nel Gruppo Croues-Arpillon, un notevole belvedere panoramico sul vicino Grand Berard e sul Gruppo Meyna-Chambeyron.
- Cartografia:
- IGN foglio 3538ET. Aiguille de Chambeyron - Col de Vars. Scala 1:25000