Da Castello di Pontechianale raggiungere il rifugio Vallanta (eventuale punto di appoggio per effettuare la gita i due giorni). Dal rifugio salire, per tracce di sentiero, nevai e sfasciumi mobili, al Passo Due Dita dove attacca la via.
Dal passo Due Dita attaccare la cresta su facili risalti. Dopo circa 50 m a destra è presente una vecchia corda fissa. Non raggiungerla ma continuare a salire seguendo il filo o poco a dx di questo su terreno facile. Si alternano tratti facili e brevi passaggi più impegnativi (III) (1 nut incastrato). Dopo 100 m di dislivello la cresta si fa più affilata e si raggiungere la cima del primo gendarme.
Calarsi brevemente in doppia (o disarrampicare) lato Valle Po in un camino (sosta per la calata). Traversare per 50 m sulla parete Nord (1 chiodo) e successivamente riguadagnare il filo di cresta nei pressi di un intaglio poco al di sotto della cima del secondo gendarme (fix). Da questo punto si può scalare la cima del gendarme (V, cordone e maillon a metà) e, dalla sua sommità, calarsi in doppia o (sempre lato valle Po) oppure calarsi (o disarrampicare) direttamente dall’intaglio prima del torrione (fix) e traversare sotto il torrione lato nord.
Riguadagnare il filo di cresta dopo il torrione. Da qui ci sono due opzioni:
- 1 – portarsi leggermente sul lato Varaita della cresta e scalare un bel sistema di placche e fessure (1 fix nel tratto più delicato) che portano nuovamente sul filo di cresta alla base del risalto terminale. Scalare direttamente la parete (IV-passi di V) (aggiunto 1 spit di sosta). Dallo spit traversare brevemente a sin (lato Valle Po) e risalire sul filo di cresta ad un intaglio. Dall’intaglio scendere per alcuni metri sul lato Varaita e reperire una bellissima placca, risalirla fino alla base dell’ultimo risalto sotto la cima (aggiunto spit per sosta-progressione sulla parete di sin. della placca). Scalare l’ultimo risalto e sostare nei pressi della croce di vetta del Picco Lanino (aggiunto spit di sosta nei pressi della croce).
- 2 – traversare verso dx (lato Varaita), salendo in diagonale sulle placche, e raggiungere la cresta opposta secondaria parallela alla principale. Seguirla per un tratto sul filo (IV, 1 chiodo), quindi costeggiarla sul fianco sx fino raggiungere la base di un diedro verticale. Salire il diedro (IV, 1 chiodo), girare lo spigolo, scendere un passo sul lato opposto e raggiungere la bellissima placca inclinata sotto la cima. Traversarla verso dx, raggiungere la cresta sud-ovest e seguendo questo, senza ulteriori difficoltà, la croce di vetta del Picco Lanino.
Discesa dalla normale.