1° giorno: da Malga Caldea risalire la valle dell’Avio seguendo la strada dell’ENEL chiusa al transito, fino a Malga di Mezzo dove si prende il sentiero che svolta nella valle del Venerocolo e conduce al Rif. Garibaldi 3h30.
2° giorno: dal Rif. Garibaldi si aggira la diga del Lago Verenocolo, si prende il sentiero 11, si supera una parete attrezzata (con scalini e cavi) e si raggiunge il Passo Brizio 3149m dove c’e’ il Bivacco Zanon-Morelli. Arrivati al passo, seguire i segnavia a destra, che consentono di scendere sulla Vedretta del Mandrone con un percorso attrezzato che evita il canale detritico e franoso sotto il bivacco (raggiungibile con il percorso attrezzato che parte a sx dal passo). Si perdono un centinaio di metri di dislivello.
Si punta ora ad aggirare le propaggini orientali del Corno Bianco cercando restare alti sul ghiacciaio (si perde però ancora una cinquantina di metri di dislivello), lo si costeggia e lo si aggira fino ad arrivare – finalmente – in vista dell’Adamello (più si sta lontani dalle pareti più il percorso è pianeggiante e meno crepacciato). Si punta ora alla cresta est, dove questa si impenna, oltre il Monte Falcone, e la si raggiunte con un pendio più ripido (30/35°) e superando una terminale. La cresta finale è facile (I-II) e attrezzata con corde fisse.
L’itinerario ha uno sviluppo non indifferente (17 km A/R dal rifugio).
Col ritiro del ghiacciai, da entrambi i lati del passo degli Italiani, questo percorso è diventato sempre più delicato ed è preferibile affrontarlo sono con buone condizioni di innevamento.