Casco obbligatorio, ci sono terrazze e cenge occupate da frammenti rocciosi instabili.
Dopo una ripetizione da parte del chiodatore, Philippe Mussatto ha corretto i gradi riportati nella sua guida rivalutando alcuni dei tiri senza per questo togliere il carattere di severità che continuano ad avere, nel più classico stile da lui adottato.
A piedi: incamminarsi sulla pista sterrata che dopo alcuni minuti si trasforma in un sentiero ripido che sale attraverso il bosco fino a portarsi alla estrema destra del gruppo dei Dents de Lanfon. Reperire una traccia che porta alla base dei Dents e costeggiarli fino quasi al fondo; la via parte infatti sul secondo molare (contando da sx) in corrispondenza di un grosso buco nella roccia. 1h15' sono più che sufficienti per arrivare in gran tranquillità.
L1: 6c lungo tiro in parte su roccia delicata, passa sotto il grande buco nella roccia e affronta un piccolo strapiombo fessurato con duro passo boulder, termina su una fessura decisamente fisica. Duro a freddo. Gestire con accortezza gli attriti.
L2: 7b molto tecnico e difficile da salire a vista. Sul pilastro tenersi a sx per poi attraversare in orizzontale a destra all’altezza dello spit.
L3: 7b bellissime cannellures e buchi in partenza che preparano ai passi crux del traverso verso dx (sbracciarsi bene!)
L4: 6b
L5: 6c+ tecnico e dedicato a chi riesce ad allungarsi più che bene
L6: 6b+ bella fessura anticipata da un passo delicato
L7: 6c+ non fermarsi alla catena intermedia dopo la bella fessura iniziale ma proseguire sul muro a buchi con duro traverso a destra
L8: 7a molto di impostazione su cannellures, fessurini e diedrini, richiede molta decisione sugli ultimi due metri con passo boulder su piccoli buchi.
- Bibliografia:
- Itinéraires d'un grimpeur gâté - Philippe Mussatto - 2010