Parcheggiata l’auto, ci si incammina sulla carrareccia, (scorciatoie, che ne abbreviano notevolmente la percorrenza) fino a pervenire in prossimità del rifugio Migliorero. Si scende in direzione del Lago Ischiator inferiore lo si costeggia alla sua destra, finché si incontra un’evidente palina indicante il bivio per il passo di Laroussa (a sinistra), si trascura , e si procede sul sentiero, che si inerpica sulla destra, su un pendio di sfasciumi ed erba.
Prima di guadagnare la conca superiore si perviene a un altro bivio sulla dx, indicante il Passo Laris e il Becco Alto dell’Ischiator (questa sarà la via di ritorno), si trascura, e si prosegue per il Corborant e Passo dell’Ischiator. Con breve traverso, si guadagna la selvaggia conca del Lago Ischiator di mezzo.
Da questo punto, proseguire costeggiando il lago sulla destra in direzione dell’evidente pietraia, che si ha di fronte, e che termina con delle brevi fasce rocciose (direzione sud-ovest). Superato il lago, si reperisce una traccia evidente che sale con larghe svolta, inoltrandosi nella pietraia e guadagnano rapidamente quota, fino ad attraversare la fascia rocciosa, tramite brevissimi e ripidi, ma facili, passaggi su roccia.
Subito dopo il sentiero perde ripidità e tramite un’altra pietraia guadagna, la bella conca del piccolo Laghetto Ischiator superiore. Si risale quindi al Passo dell’Ischiator (2860 m). Da qui è possibile aggiungere alla gita la Cima Sud dell’Ischiator (2929 m), oppure proseguire e svalicare direttamente in Francia. Il sentiero , molto franoso, (consigliabili i bastoncini) è segnalato con tacche gialle e si dirige verso il sottostante lago di Rabouns. Lo si abbandona a quota 2650 m in direzione Nord passando appena a destra del risalto quota 2681 ,tra grandi massi ,fino a incontrare gli ometti che segnano il percorso per la cima e che arrivano dal lac du Cimon: è la via francese alla cima. Si segue questa traccia (EE) fino in vetta. Discesa per il versante italiano tramite il passo Laris (segni rossi).