Dall’albergo di Campo Imperatore (2.100) si raggiunge la Sella di Monte Aquila prima (2.335) e il Sassone poi (2.570), (1h.30’) dove vi è il bivio per la Direttissima alla Vetta Occidentale che trascuriamo; da qui (targa per Bivacco Bafile) il percorso diventa alpinistico ed in parte è attrezzato ma non banale, per facilitare l’accesso Bivacco stesso.
Dopo vari passaggi divertenti e molto panoramici, superata in discesa la comba ghiaiosa che costeggia la parete Sud del Torrione Cambi, dopo una cengetta ed una brevissima crestina si entra in un canalino che se risalito porta alla Forchetta del Calderone; proseguendo a mezza costa e poi salendo sempre più ripidamente si può giungere in 15’/20’ al Bivacco (2.669) posto su uno spallone panoramico. (2h.30’ dall’albergo)
Ridiscesi al canalino, con arrampicata non difficile ma non attrezzata su paretine e salti si giunge in 45’ circa alla Forchetta del Calderone (2.790), dopo aver attraversato una strettoia e un masso incastrato. Dalla Forcella si scende in un canalino non banale sul versante opposto (versante del Ghiacciaio del Calderone) per circa 10’ quindi si risale a destra (segni verdi) raggiungendo il bordo di una terrazza che taglia tutto il versante O del Torrione Cambi; si attraversa la terrazza (chiodo per assicurazione) (molto pericolosa con terreno umido, neve o verglass!!) e si giunge all’attacco della via Gualerzi : un canalino che risalito con alcuni passaggi di II porta alla Forchetta Gualerzi (che divide la vetta centrale dal Torrione Cambi). Da qui si scende circa 40m sul versante opposto (S) fino all’inizio di un altro canalino che sale sulla sinistra (faccia a valle) e che all’inizio è ostruito da un masso incastrato (II+); seguire il canalino poi per roccette tenendosi piuttosto verso sin salendo si giunge sulla Vetta Centrale (2.893) (1h.15’ dall’attacco della via).
Dalla Vetta scendere alla Forchetta Sivitilli che divide la vetta Centrale dall’Orientale; si scende dapprima camminando poi in arrampicata su roccia friabile e rotta; per velocizzare la discesa non banale e delicata si può attrezzare una doppia su un paio di spuntoni rocciosi, prevedendo di lasciare qualche fettuccia.
Dalla forchetta arrampicando su roccette, piccoli camini e fessure si sale alla Vetta Orientale (2.903); calcolare almeno un’ora tra le due Vette. La discesa può avvenire o per la via Normale o per la Ferrata Ricci che va verso il Rif. Franchetti.
Scendendo per la Normale si giunge alla conca del Ghiacciaio del Calderone e successivamente al Passo del Cannone (2.679) , da cui per sfasciumi e roccette si riprende la frequentatissima via Normale segnata con bolli giallo rossi per la Vetta Occidentale (m. 2.912 ; 45’/1h dal Passo del Cannone); dalla vetta scendere tornando indietro fino poco oltre il canalone Bissolati e se il tempo e le condizioni lo consentono scendere alla Conca degli Invalidi per la via delle Creste, (targa funebre) aerea e divertente, con passaggini di facilissima arrampicata, che evita la discesa noiosa sulle pietraie della Normale. Dalla Conca degli Invalidi seguire il sentiero per la Sella del Brecciaio prima e la Sella di Monte Aquila poi, dove si chiude l’anello al bivio incontrato al mattino; per sentiero si torna all’albergo.
- Cartografia:
- CAI L'Aquila - Gran Sasso d'Italia (scala 1:25000)
- Bibliografia:
- Guida dei Monti d'Italia CAI/TCI