Itinerario che necessita di disporre di due auto, una da lasciare al parcheggio del cimitero di Ceriale per il ritorno, vi si arriva dall'Aurelia dopo l'unico semaforo alla fine di Ceriale in direzione Borghetto si prende la prima traversa a sinistra (dalla ferramenta) in salita: Via Cadenzo ed una per raggiungere Zuccarello da dove si parte. Itinerario percorribile in autunno, inverno, primavera.
Necessaria una seconda auto a Ceriale.
Dalla casa della Forestale si ritorna indietro sulla statale verso Albenga per circa 200 metri, poco dopo una grande casa sulla destra, parte a sinistra sulla statale il nostro sentiero (cartello stradale), contrassegnato dal segnavia quadrato rosso vuoto che si seguirà fino a Ceriale.
Il sentiero in questo tratto sale in una pineta, si tralasciano le numerose tracce e altri sentieri che si dipartono dal principale, fino ad arrivare sul crinale dove si proseguirà prima verso nord e poi est per seguirlo, a volte sul filo, altre poco sotto da un lato o dall’altro fino ad arrivare pochi metri sotto al Poggio Ceresa nei pressi di un grande albero isolato.
Giunti sulla strada sterrata che arrivando dal Santuario porta al Poggio Ceresa, si svolta a destra per una breve deviazione che in pochi metri ci porta sul Poggio Ceresa m. 714, Cappelletta della Madonna e alcuni ripetitori, bella vista sulla pianura Ingauna e sul mare, se è una bella giornata si vede la Corsica.
Si ritorna brevemente sui propri passi e sempre seguendo il segnavia si percorre la sterrata, alcune tagliole accorciano il percorso, poco prima del Santuario, nel bosco in una curva verso destra, si abbandona la strada per andare nel prato a sinistra e giunti sul crinale lo si percorre verso destra, traccia, fino ad arrivare sul Poggio Grande m.802, Forte ottocentesco Dei Due Fratelli sulla cima, chiuso, ma con attenzione si può salire sulla parte aperta del forte che ospitava le piazzole e le riservette.
Si scende ora verso est sul Santuario di Monte Croce m.735, aperto tutti i giorni, dal Santuario si ritrova il segnavia e si prosegue sempre verso est al lato destro del Santuario, senso di marcia, palina indicatrice dove parte un sentiero che ne costeggia la recinzione, con il segnavia quadrato vuoto rosso che ci accompagnerà sino a Ceriale nostra meta finale.
Nel tratto dal Santuario fino al monte Sopra Toirano abbiamo anche il segnavia con due trattini e un triangolo rossi. Il sentiero corre lungo tutta la catena di monti che separano la Val Varatella dalla Valle Ibà e dalla piana di Albenga con bellissima vista sulle valli laterali, l’importante sito delle Grotte di Toirano con numerose falesie, le montagne liguri e la costa davanti a noi.
Lungo lo spartiacque tocchiamo con numerosi saliscendi i monti : Monte Acuto m. 747 (croce in vetta), Monte Sopra Toirano m. 622, Monte Croce m. 541 (croce di vetta), Monte Piccaro m. 261 piccola Cappelletta. Bellissime le caselle che si incontrano lungo il percorso, alcune sono molto ben conservate!
Sul Monte Piccaro m. 261, ultima cima toccata nel nostro giro, ci sono alcuni ripetitori e una cappelletta a picco sul mare. Continuando con il segnavia quadrato vuoto rosso si arriva nella pineta del parco del Castello Borelli sul Capo d’Anzio, interessanti quanto pericolosi i bacini di raccolta dell’acqua con alti muraglioni, bella la stradina con la cunetta in cotto per la raccolta dell’acqua piovana che veniva convogliata nei bacini di raccolta. (In questo tratto è possibile abbreviare l’itinerario tenendo il sentiero che scende verso destra e poi sempre a destra fino a ricongiungersi col sentiero che gira intorno al Monte Piccaro ed arriva nella pineta del parco del castello Borelli.)
Proseguendo sulla stradina sterrata ci si dirige verso Ceriale tra macchia mediterranea e olivi, qui si ha anche il segnavia giallo della Via della Costa. La strada sterrata finisce nei pressi di alcune case abitate, si prosegue ora su asfalto, sempre con segnavia quadrato vuoto rosso, prima in via Piccardone, poi in via Cadenzo, in circa 300 metri di asfalto si arriva al cimitero di Ceriale dove si ha l’auto lasciata al mattino e si conclude la traversata.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.20 Finalese