Accesso al borgo di San Rocco con ZTL riservata ai residenti. Frequente passaggio vigili.
Si parte da San Rocco seguendo la stradina costiera con segnavia 2 punti rossi e , toccando le case di Poggio e di Mortola , si raggiungono le Batterie ( postazioni di artiglieria nell’ultima guerra ). Si inizia a scendere dolcemente passando in alcuni tratti rocciosi e piuttosto esposti a strapiombo sul mare . Le catene sono un valido supporto per superare questi punti .
Questo tratto di sentiero è un po’ impervio per i frequenti affioramenti rocciosi da scavalcare o aggirare ma più avanti si normalizza . Si comincia poi una bella salita per raggiungere il valico , dopo il quale ci attende la discesa verso San Fruttuoso . Dopo la doverosa sosta per ammirare la celebre località , si riprende a salire , seguendo ora il segno cerchio rosso vuoto , verso località Pietre Strette ( 464 mt. ) .
Sono circa 2 chilometri di erta salita costeggiante un ruscelletto . Nella caratteristica località di Pietre Strette si incrociano parecchie strade . Seguendo il segnavia 2 triangoli rossi vuoti, si raggiunge il Semaforo Vecchio (610 mt.), anonimo punto più alto del Monte di Portofino.
150 metri alle spalle delle costruzioni c’è però un magnifico terrazzo panoramico . Sempre con lo stesso segnavia si può scendere ancora a località Toca ed al Semaforo Nuovo (434 mt.) , ottimo posto panoramico . Risalendo infine verso località Paradiso , è consigliabile una breve deviazione segnalata al bellissimo punto panoramico della Rocca del Falco .
Si scende quindi a località Gaixella (420 mt.) e poi si torna a San Rocco o con il sentiero cerchio rosso vuoto oppure superando l’albergo , raggiungendo il parcheggio di Portofino Vetta ed imboccando un viottolo scalinato che conduce a metà della strada Ruta – San Rocco . A spanne tutto il giro è di circa 16/17 chilometri e comporta un dislivello di circa 1350 metri .
Naturalmente gli abbondanti e ben segnalati sentieri del parco offrono numerose varianti per completare diversamente questo anello un po’ tortuoso .
- Bibliografia:
- A. Girani -