Lasciata l’auto nel piazzale del cimitero di Germagnano ( o nei pressi ), si percorre , in direzione della galleria, un breve tratto della provinciale, sino ad imboccare sulla destra, una strada sterrata in lieve discesa .
Superata un’area attrezzata, si imbocca il sentiero natura sulla destra orografica della Stura.
Al suo termine, (km 2,7), si reperiscono e seguono le indicazioni per le grange La Blina. Dopo un tratto di pista sterrata in decisa salita, si imbocca sulla destra il sentiero. Con un po’ di convinzione lo si affronta sino a raggiungere un traliccio.
Si svolta a destra su strada sterrata , dove essa termina si seguono le indicazioni per la Ca’ Bianca , ci si addentra nel bel bosco di betulle e castagni e, su pendenza via via più moderata, si perviene allo spartiacque.
La parte opposta prima in traverso più o meno pianeggiante e poi in decisa discesa , offre in questo periodo la spettrale visione del risultato di un recente incendio. ( essendo scettico sull’auto combustione e sui fulmini in pieno inverno, resto del parere che le cause siano quasi sempre frutto di incoscienza o inciviltà umana…).
Si perviene infine alla Ca’ Bianca, si segue la strada in discesa per alcune centinaia di metri e la si abbandona alle prime indicazioni sulla destra per la Baita Alpina.
Si risalgono i tornanti del sentiero nel bel bosco di pini e si raggiunge la Baita stessa.( circa 8 Km. Acqua).
Noi a questo punto , per non farci mancare niente , siamo anche saliti alla croce commemorativa dello schianto aereo sulle pendici del Monte Corno.
Non essendo obbligatoria questa divagazione, si segue il pianeggiante sentiero ponendo attenzione al bivio successivo.
L’imbocco dello stesso non è infatti così naturale. Si trova in corrispondenza di alcune indicazioni in metallo indicanti le cisterne di rifornimento acqua antincendi.
Si riprende a salire con moderazione sino al raggiungimento della costa oltre la quale ci si affaccia, con ampia veduta, sulla seconda metà della Val Ceronda e sull’abitato di Vallo. Sempre sul tracciato dell’ultratrail, in questo tratto abbastanza panoramico, si seguono le indicazioni per Varisella.
Raggiungerla non sarà gratis: saranno ancora circa cinque kilometri di salite discese e salite , ma questo è il trail…
Poco prima dell’abitato ( frazione Moncolombone), e dopo aver osservato il mini canyon, si può ripercorrere a ritroso quanto fatto oppure raggiungere prima Vallo e poi Monasterolo percorrendo la strada provinciale, ( opzione scelta da noi), giunti a Monasterolo reperire la via Lanzo che diventa presto sterrata e seguirla fino alla fine. Raggiungere il famoso ponte, mantenere la destra idrografica sino a ritrovare il sentiero natura percorso all’inizio e percorrerlo raggiungendo infine il punto di partenza.