10 tiri in tutto, fino a ricongiungersi alla via Mauri-Fiorelli lungo lo spigolo Sud. Con due facili tiri di quest'ultima via si può giungere in vetta.
La via è attrezzata a spit, anche se si consiglia di padroneggiare l'obbligato, in quanto sul primo dei due tiri chiave alcuni passi sono obbligati e la chiodatura parsimoniosa (sul terzo tiro è difficile se non impossibile integrare con protezioni veloci).
Dal rifugio salire per prati e pietraie, mantenendosi sotto la parete E del Dente della Vecchia. Superato il dente proseguire verso le placconate basali della punta Torelli (neve a inizio stagione). Da qui un breve canale più ripido porta alla base del primo tiro molto appoggiato (spit visibile dalla base a circa 7-8 m).
La via è composta da 10 lunghezze:
L1: facile placca abbattuta III grado, alla fine della quale spostarsi a destra alla base di un risalto dove è posta la sosta (25 m – 1 spit)
L2: dritti per placca a risalti 5a/b (30 m – 3 spit)
L3: verticalmente sopra la sosta, serie di ribaltamenti in placca con passi non banali, muretto finale verticale su tacche svasate. 6b duro Chiodatura lunga a tratti (7 spit – 40 m)
L4: qualche risalto verticale e lama sulla destra, uscita in sosta più appoggiata 5c (30 m – 4 spit)
L5: diedro ascendente verso destra e uscita più fisica ben chiodata. 6b (40m – 7 spit)
L6: passo in placca iniziale e poi facile e appoggiato con cenge erbose (45m – 4 spit)
L7: placca articolata a risalti. 5b (40 m 3 spit)
L8: breve placca lavorata un po’ lichenosa 5c (25 m 2 spit)
L9: di nuovo breve placchetta verticale lavorata 5c (30 m 3 spit)
L10: tiro cortissimo su roccia articolata che si può unire al precedente che conduce sul filo di cresta 5b (20 m 2 spit)
Discesa: in doppia lungo la via.
In alternativa si può proseguire con due facili lunghezze per lo spigolo Mauri-Fiorelli sino in punta e di qui scendere a piedi per la normale: scendere su grossi blocchi e gradoni, giunti ad un netto intaglio, scendere per circa 20 metri nel canalino a sinistra, è possibile effettuare una breve calata in corda doppia già attrezzata con un cordino ripassato in una clessidra formata da due grossi massi, proseguire in diagonale a destra (faccia a valle), seguire qualche ometto di pietre sporadico che porta ad una serie di cenge erbose e successivamente alle placche basali della costiera rocciosa. Continuare la discesa su pietraie (ometti), lasciare sulla sinistra il “Dente della Vecchia” e raggiungere in breve il rifugio Gianetti (1h).
- Bibliografia:
- Solo Granito - Versante Sud