Sono necessari 16 rinvii per utilizzare tutte le protezioni presenti nella L5 (alcune talmente ravvicinate da permettere un facile recupero del rinvio precedente), mentre negli altri tiri risultano sufficienti 12 rinvii.
Soste attrezzate a spit e catena (piuttosto datate).
Utilizzare corde da 60m per agevolare le calate (anche se i tiri sono molto corti, per le calate abbiamo sfruttato le corde in tutta la loro lunghezza).
L1: 5b, 20m. Seguire l’evidente linea degli spit per buchi e tacche, fino a giungere alla scomoda sosta situata circa a metà del muro. Sosta scomoda.
L2: 6b, 20m. Dopo una prima parte su buone prese segue una placca compatta leggermente strapiombante con poche tacche sfuggenti (passo chiave), oltre la quale le difficoltà si abbattono. Il tiro è ottimamente chiodato ed è dunque facilmente azzerabile. Sosta su cengia al termine del muro. E’ possibile concatenare questo tiro con il successivo breve trasferimento.
L3: trasferimento su erba, 10m. Dirigersi verso il successivo muro puntando alla base dell’enorme camino che solca la parete. Sosta evidente su vecchi spit verdi con catena.
L4: 5b, 20m. Primo tratto in fessura e poi facile placca, fino a raggiungere la sosta posta alla base del camino.
L5: 5c, 30m. Seguire il camino per tutta la sua lunghezza (spit molto ravvicinati). Nella seconda metà del tiro la roccia risulta un po’ viscida e, in alcuni tratti, bagnata da una infiltrazione permanente. Sosta sul lato destro del camino.
L6: 5c, 25m. Aggirare lo spigolo e proseguire lungo la linea degli spit, fino a incrociare un canalino ghiaioso. Da qui è possibile seguire il canalino fino a reperire la sosta originale, posta in fondo al canalino stesso, alla base di un enorme masso. Noi invece ci siamo spostati verso la linea dei fix della via che sale da destra fino a reperire la sosta posizionata in orizzontale in cima al pilastro.
Discesa: è possibile proseguire fino in cima al Barbisino e scendere da sentiero (soluzione non verificata). In alternativa è possibile calarsi lungo la via. Dall’ultima sosta ci siamo diretti alla S2 con una calata di 60m (fare attenzione al recupero delle corde: la sosta orizzontale non ci ha permesso di recuperare le corde dalla S3 e dunque abbiamo dovuto calarci fino alla S2 per permettere al nodo di saltare oltre lo spigolo). Da qui con una calata si giunge direttamente agli zaini (allontanarsi dalla base della parete per recuperare le corde perchè è praticamente impossibile non far cadere sassi).
- Bibliografia:
- Lario Rock - Pareti, Versante Sud