Chiodatura presente su tutto l'itinerario. Le soste ci sono tutte, e sono con almeno 2 chiodi, ma sono spesso da ribattere e/o rinforzare. Sui tiri duri la via è chiodata in maniera sufficiente. Necessari tuttavia C3, C4 e stoppers. Chiodi non necessari, ma sempre meglio averne una piccola scelta. Martello consigliato per ribattere i molti chiodi ballerini.
Discesa: dalla cima si segue la facile cresta verso Nord fino a raggiungere la vetta di Cima Susat. Prestare attenzione in alcuni punti privi di ometti e segni di passaggio, tenere sempre come obiettivo la cima Susat. Da Cima Susanna si seguono le evidenti tracce che portano alla ferrata Castiglioni, ben segnalata con bolli rosso bianchi. Scendere la ferrata e arrivare alla base della cima Susta, da qui facilmente al rifugio Agostini. 1,30/2 h circa.
L1+L2: rampa obliqua verso sinistra, sia sosta in prossimità di una strozzatura sulla destra, fare attenzione che i due chiodi di sosta non sono molto visibili, possibilità di sosta intermedia presente. 35 + 40 m
L3: si sale ora in obliquo a destra per cenge e risalti fino a raggiungere un pulpito, 40 m IV/IV+
L4: pochi metri a destra si sale un diedrino e poi ancora a destra fino a un terrazzo, 40 m IV/IV+
L5: spostandosi a destra si continua dritti per fessura diedro poi obliquando leggermente a sinistra si giunge ad un terrazzino pochi metri sotto il grande tetto, 25 m IV/IV+
L6: per una fessura salire fin sotto il tetto, traversare a sinistra qualche metro e salire ad una nicchia, uscirne s sinistra e per una fesssura raggiungere la sosta, 25 m V+/VI+
L7: continuare per la fessura (V+) per 10 m fino a un terrazzino. Assicurati dall’alto su 2 chiodi e cordoni oppure disarrampicando ci si cala verso destra ad una stretta cengia. Verso destra essa riporta all’interno del diedro, 30 m V+/IV+
L8: salire il diedro su magnifica roccia grigia, si passa un tetto a sinistra per poi raggiungere la sosta, 35 m V+/A1 (VII)
L9: a sinistra per una fessura su roccia delicata fino ad arrivare ad uno strapiombo giallo nero. Traversare a destra su placca, si sale per pochi metri uno spigolo e si ritorna a sinistra raggiungendo un terrazzo con erba sotto un altro grande strapiombo, 30 m VI A1
L10: salire ora una fessura nera superando una strozzatura strapiombante e friabile passando a sinistra in un diedro più facile che raggiunge ora verso destra un terrazzo, 50 m V+ A1/VII+ VI- IV
L11: ultimo tiro di IV+ su un diedro che porta poi verso la cima.
- Bibliografia:
- Dolomiti di Brenta Cappellari - vie e vicende Rabanser