Il percorso è abbandonato e non frequentato abitualmente da decenni. Il sentiero è spesso distrutto o crollato e se ne perdono facilmente le tracce in più punti.
La presenza di ometti segnavia è saltuaria e casuale. Visto l'elevato dislivello da percorrere e le difficoltà numerose nel percorrerlo SI SCONSIGLIA COME GITA DI PIACERE. Essendo praticamente un off-road, con perenne ricerca di una traccia comoda dove transitare, è sufficiente un po' di nebbia per trasformare una passeggiata in uno spiacevole ricordo. Inoltre la parte terminale del tragitto prevede dei passaggi alpinistici all'interno di un canalino erboso, dove è appunto necessario l'uso delle mani (II grado) per poter proseguire.
Inizialmente una mulattiera a tratti diroccata si inerpica sulla destra orografica della valle intersecando in più punti una piacevole e incantevole faggeta.
Continuando a salire, dopo una serie di tornanti che si affacciano sul Rio del Frassinetto (viste mozzafiato su burrone, la vallecola è molto incisa), si giunge al Gias della Pera, inconfondibile in quanto presenta un enorme masso erratico adagiato sopra un piccolo spiazzo semi pianeggiante. Questa parte del tragitto presenta le difficoltà minori, da qui inizia la parte difficile del viaggio.
Infatti pochi metri dopo la Pera il sentiero viene in più punti divorato dalla vegetazione in modo incontrollato e casuale. Le felci la fanno da padrone fino ai 1700m circa dove finalmente spariscono definitivamente.
Qui si giunge quindi sull’orlo di una balconata glaciale colmata da spettacolari conoidi e falde di detrito, il più grande sbocca da una vallecola tributaria sulla sinistra orografica. Si prosegue sulle sparute tracce di sentiero che si intravedono sulla pietraia, inserendosi nella valle centrale (ovvero tenendo la sinistra rispetto all’enorme conoide).
All’apice di questa pietraia il sentiero si perde e qui occorre proseguire con la fantasia. Un masso riporta misteriosamente la scritta del sentiero: M12 dentro ad un cerchio rosso.
Sempre seguendo qualche traccia -ma più che altro seguendo l’istinto- si prosegue all’interno di un canalino erboso molto ripido e molto pericoloso riguardo allo scarico di pietrame. Dopo un centinaio di metri di dislivello si è giunti finalmente al Passo del Frassinetto, una spettacolare forcella larga appena 2 m e profonda 4 con vista mozzafiato su San Giacomo che appare piccolo piccolo e lontano lontano.
- Cartografia:
- Fraternali Editore - 15. Valle Gesso Parco Naturale delle Alpi Marittime (1:25.000)