L’itinerario transita per la Piana di Vigezzo, 1725 m e successivamente per la Bocchetta di Muino, 1977 m. La Piana si raggiunge partendo dal paese di Vocogno, seguendo la mulattiera che si alza nella parte superiore dell’abitato, oppure da Craveggia transitando per la Colma, o infine da Toceno secondo due possibili percorsi con partenza rispettivamente dalla località Mondei (nota localmente come Ringa o Cascina Boffin) o dalla località Promez, passando in questo caso dall’Alpe Colma “di fuori”.
È inoltre possibile servirsi della funivia con partenza da Prestinone. Vedere anche l’itinerario 53370. La Bocchetta di Muino si raggiunge infine anche da Arvogno transitando per Alpe Cortina e Alpe Sdun (località ignorata in cartografia; fare eventualmente riferimento ad “Alpe Raunel”), offrendo così la possibilità di variare il percorso a proprio piacimento. Il dislivello in salita è di circa 1500 metri con partenza da Vocogno o Craveggia; circa 140 in meno partendo dalle località sopra Toceno e circa 700 metri se si raggiunge la Piana di Vigezzo in funivia.
Dalla Piana di Vigezzo si sale alla Bocchetta di Muino e si prosegue sul versante opposto fino all’Alpe Ruggia (1887 m). Si segue quindi il sentiero che percorre a mezzacosta tutto il versante Sud-Est del Pizzo Ruggia fino all’Alpe Tenda (1860 m).
Dall’alpeggio si risalgono i ripidi prati verso Ovest, in direzione degli ultimi larici, fino a raggiungere il filo di cresta e la prima grossa placca rocciosa agevolmente percorribile, se asciutta, in prossimità del filo di cresta o qualche metro a sinistra.
Poco prima della metà del percorso tra l’Alpe Tenda e la cima si perviene ad una prominenza rocciosa della cresta quotata 2043 m, ben visibile da Sud dove appare come un evidente salto. In realtà si percorre abbastanza facilmente sul filo, giungendo poi ad un’insellatura, raggiungibile come alternativa direttamente dall’erboso versante Sud-Est alzandosi prima di arrivare all’Alpe Tenda; questa eventualmente può essere considerata una via d’uscita in caso di rapido peggioramento del tempo, evitando la placca.
Dall’insellatura si prosegue lungo il filo di cresta, alternando tratti erbosi a placche dall’inclinazione simile a quella appena percorsa, con il margine destro piuttosto frantumato in gradini che agevolano la salita.
L’ultimo tratto della cresta si perde infine nei prati che preludono alla cima arrotondata. Per la discesa si può optare per il medesimo percorso o scegliere le creste Sud o Nord-Ovest; i vari itinerari della zona offrono diverse possibilità di realizzare interessanti percorsi ad anello.
- Cartografia:
- Carta Nazionale Svizzera 1:25000 f. 1311 Comologno
- Bibliografia:
- Armelloni R. Alpi Lepontine Sempione Formazza Vigezzo ed. CAI – TCI