Difficoltà che non superano il IV+ a parte la placca per raggiungere la cengia (direi 5b continuo con passo di 6a), non ci sono tratti dove ci si può rilassare.
Via alpinistica, quindi roccia da maneggiare con cura, nella parte alta parecchi sfasciumi.
Materiale: chiodi, friend fino al 2 BD
Attacco circa 15m a dx del punto più basso dello sperone.
Salire in obliquo a sx e raggiungere una grottina, sosta su chiodo (lasciato) + friend
Uscire a sx, traverso esposto, poi in verticale fino ad una seconda grottina, sosta su chiodo (lasciato) + friend, oppure su clessidra.
Uscire ancora a sx (meno banale di quel che sembra, lame instabili subito in partenza) raggirare lo spigolo e risalire un ampio camino a gradoni con rocce rotte (che partono…), sosta su 2 chiodi (uno lasciato).
Si continua in diagonale a sinistra per 15m su roccia spaccata da maneggiare con cura, sosta su spuntoncino non bellissima.
Si supera la difficile placca scura verticale lichenosa (5b continuo, passo di 6a, lasciati chiodi) raggiungendo un’ampia cengia che sale in obliquo verso sx. Sosta su chiodo (lasciato) + friend.
Si segue la cengia, poi in verticale qualche metro, sosta su spuntone.
Si continua per altri 2 o 3 tiri prima dritti poi obliquando a sx, poi su terreno più facile ma sempre più infido e tratti comunque esposti, si raggiunge la cresta a est della cima, nei pressi delle prime calate lato Remondino.
- Bibliografia:
- Corno Stella - Ghibaudo